(ASI) Roma – “Il disegno di Legge Calderoli spaccherà un Paese già diviso e se il Sud oggi arranca, con l’autonomia differenziata sarà la fine. Nasce da un percorso che parte nel 1991 insieme alla Lega, fino ad arrivare alla proposta di oggi, che al Senato è già passata e ora è qui alla Camera. Noi stiamo cercando di bloccarla in tutti i modi, abbiamo invitato i migliori esperti sul tema in audizione e presentato un fiume di emendamenti. Avremmo anche voluto fare un lavoro comune con la maggioranza, al di là dei vessilli partitici o ideologici, ma il centrodestra si è sottratto al confronto. Oggi ho invitato e avrei voluto vedere i colleghi della maggioranza, ma non hanno voluto partecipare. Ma quello che dimenticano è che se non esiste il Sud, non esiste il Nord e nemmeno l’Italia. Che sia chiaro, soprattutto ai parlamentari del Mezzogiorno. Un imprenditore che deve investire al Sud si troverà davanti anche a diverse burocrazie e avrà sempre più problemi. La Lega vuole unire l’Italia con il Ponte sullo Stretto, ma allo stesso tempo mira a distruggerla con l’autonomia. Noi, parlamentari e cittadini del Sud, professori ed esperti del Mezzogiorno, abbiamo il dovere di informare la collettività. Rappresentiamo il 34% della popolazione italiana, dobbiamo fare tutto il possibile per bloccare questo scambio di figurine tra Lega e FdI, che barattano l’autonomia con il premierato. Dobbiamo opporci, perché siamo orgogliosi della nostra terra, che tanto ancora può dare all’Italia e può rappresentare la porta del Mediterraneo”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Deputato campano del Movimento 5 Stelle, intervenuto oggi alla Sala della Regina della Camera in occasione di un convegno dal titolo ‘Autonomia differenziata, quale futuro per il nostro paese?’ che ha riunito attorno a un tavolo Sergio Costa, Vicepresidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, già Presidente della Camera dei Deputati, e diversi esperti in materia.