(ASI) Roma - "Inizia a sgretolarsi il teorema della Procura di Roma. Sentenza in controtendenza: il G.I.P. Ciancio in abbreviato assolve gli imputati. [Sentenza Num. 3925/2023 del 7 novembre 2023 resa nel procedimento N.R.G.N.R. 32474/2022 - Reg. G.I.P. 31506/2023] Pochi media hanno riportato questa notizia, ma è la prima assoluzione per i fatti del 9 ottobre 2021.
Un fatto importantissimo a pochi giorni dal 20 dicembre, giornata della sentenza per il filone principale del processo.
Già nel corso dell’istruttoria dibattimentale nel filone rilevammo in aula al Presidente del Tribunale la presenza tra i manifestanti di un uomo con due vistose ali d’Angelo tatuate sulla schiena e altri manifestanti che fronteggiavano le forze dell'ordine dinanzi la port d'ingresso della C.G.I.L.
L'Ufficio della Procura fu solerte nel ribattere che il soggetto non solo era stato individuato dalla Polizia Scientifica, ma che era sotto processo insieme ad altri manifestanti.
Apprendiamo oggi con non poca soddisfazione che quel manifestante e un'altro sotto processo sono stati assolti!
ASSOLTI!
Erano imputatI per i reati di devastazione e di resistenza.
Come tutti gli altri sotto processo.
Una prima assoluzione che smonta il teorema della Procura di Roma e inizia a delegittimare le sentenze emesse negli altri abbreviati.
Il Giudice della sentenza afferma motivando il verdetto assolutorio dal punto di vista della mancanza dell’elemento psicologico del reato valutando che gli imputati avevano la convinzione che la manifestazione fosse autorizzata così esimendo da responsabilità gli stessi.
Questo era il pensiero anche degli altri manifestanti... di tutti i manifestanti.
Questa sentenza è un punto di svolta.
La prima sentenza nel novero dei giudizi abbreviati conclusisi con verdetto di condanna poi sfociati in appello e in tale sede confermati adesso al vaglio della Cassazione.
Un verdetto, dunque, sul quale riflettere attentamente e con estrema serietà.
Questa mattina la sentenza è stata portata all’attenzione del Presidente della I Collegiale del Tribunale romano che il 20 dicembre dopo le repliche di Procura e difese emetterà sentenza nel giudizio che vede imputati Aronica, Castellino, Fiore ed altri."
Queste le parole espresse in una nota dall'avvocato Nicola Trisciuoglio.
Al riguardo Giuliano Castellino ha commentato: “Questa sentenza è uno squarcio di luce in questa notte dei tempi e che sia di buon auspicio per la sentenza del 20 dicembre. Quel giorno a Roma non c'è stata nessuna devastazione e nessun devastatore. A Roma quel giorno fu 'Pentecoste di Libertà', con oltre 100.000 dissidenti che manifestarono contro l'apartheid del Green Pass. Repressione e criminalizzazione di Procura e Media volevano soffocare quel popolo, oggi quel popolo attende verità e giustizia. Verità e giustizia per il 9 ottobre”.
Anche Roberto Fiore ha fornito le sue riflessioni su questa sentenza che rappresenta un novum nel novero delle decisioni ad oggi succedutesi nel tempo nei giudizi celebratesi con i riti abbreviati: “A proposito del processo sugli eventi del 9 ottobre la Procura ha mancato di dire che vi è già una importante sentenza del giudice Ciancio, in abbreviato, che assolve due imputati per devastazione nonostante le richieste di condanna. È il primo segnale che l'accusa contro il popolo che manifestò il 9 ottobre si sta sgretolando”.
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