(ASI) Sale sempre più la tensione tra Serbia e Stati Uniti attraverso il Kosovo, territorio non riconosciuto da Belgrado. Come risaputo la diplomazia americana accusa i serbi di voler attaccare il territorio kosovaro (territorio riconosciuto solo da una minima parte delle diplomazie internazionali) dichiarando che l’esercito serbo sta consolidando la sua presenza con veicoli blindati al confine del Kosovo.
Anche qui Washington gioca con il fuoco di un conflitto mai sedato, anzi spesso incentivato.
Perché?
Cosa cercano gli Stati Uniti con la Serbia? Aprire un nuovo fronte in Europa? Rompere ulteriormente l’asse franco tedesco o dare un ennesimo smacco alla Francia di Macron, ormai spodestata dal
continente africano ed in cerca di rivincite in Europa? O ancora peggio, creare un conflitto in Europa? Certo che quello a cui stiamo assistendo è uno sviluppo preoccupante e rapido della crisi Serba.
Grande e colpevole assente è l’Unione Europea, che dal 2008 (anno della dichiarazione di indipendenza del Kosovo) non è riuscita a realizzare accordi diplomatici.
Lo sappiamo tutti che in Serbia e in Kossovo si giova una delle partite di quel confronto geopolitico fra occidente e BRICS. Cosi come in Ucraina, anche in Serbia le tensioni sono spesso alimentate da chi ha interesse ad avere vivo il confronto (sempre più poco diplomatico e tanto militare) tra i vari
contendenti. Confronto e rischio bellico che deve obbligatoriamente tenersi in Europa, mai
oltreoceano.
Riteniamo che il Kosovo ed i Balcani hanno urgente bisogno di stabilità; una stabilità che serve al nostro continente ed al nostro Paese. Il governo e Giorgia Meloni si rendano artefici, e non solo spettatori, di relazioni diplomatiche utili a scongiurare una escalation che porterebbe la guerra alle porte di casa, pretendendo che non sia solo la questione Ucraina a riempire le agende della diplomazia europea. Non ci sono alternative.
Ciò che rimane di Europa deve assolutamente abbandonare quella frivolezza e inerzia della sua politica estera, che è ciò che ha portato l’attuale presidente serbo Aleksandar Vucic ad allontanarsi dalla l’UE." Così in una nota del movimento "ALTRI X Andare Oltre".