(ASI) Roma – “Questa mattina ho partecipato alla tavola rotonda organizzata in occasione dei trent’anni dell’ordine degli assistenti sociali. L’attenzione per questa categoria di professionisti, vero e proprio cuore pulsante del Paese, attraverso la quale passano tutte le nostre fragilità, deve rimanere alta.
Il risultato ottenuto nella scorsa legislatura di portare il rapporto degli assistenti sociali a uno ogni 5mila abitanti deve essere ancora migliorato, fino ad arrivare a uno ogni 4mila. Sempre nella scorsa legislatura, siamo riusciti a dare il ruolo sociosanitario agli assistenti sociali, condizione indispensabile perché oggi si possa proseguire verso una riforma della professione che tenga conto delle esigenze della società di oggi e che apra le porte ad un miglior inquadramento contrattuale”. Lo scrive in una nota Barbara Guidolin, Senatrice del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.
“La politica – prosegue Guidolin – non deve però credere che basti solo questo per permettere agli assistenti sociali di svolgere al meglio il loro lavoro. Serve una visione a 360 gradi delle fragilità del nostro Paese. Non si può parlare di contrasto alla povertà senza una legge sul salario minimo o abolendo il Reddito di Cittadinanza. Non si può pensare di contrastare il fenomeno dilagante del bullismo tra i giovani senza adoperarsi per l’introduzione dello psicologo nelle scuole. Non si può parlare di politiche per la disabilità e la non autosufficienza senza investire maggiori risorse nel nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Senza risposte concrete alle tante fragilità presenti nel nostro Paese, lasceremo la soluzione di tanti problemi sulle spalle degli assistenti sociali e di tutto il personale del SSN e questo non è possibile. Su questi temi, il Movimento 5 Stelle c’è sempre stato e c’è anche oggi, per una società più inclusiva e giusta” conclude Guidolin.