(ASI) “La favola della madre che presta il proprio corpo a una donna che non riesce a sostenere la gestazione è qualcosa di completamente distante dalla realtà. La commercializzazione del corpo femminile in numerosi Paesi europei ed extraeuropei incentiva il ‘turismo della procreazione’, con lo sfruttamento di donne economicamente svantaggiate che prestano il proprio corpo in cambio di un ricavo economico.
Non basta mantenere il divieto al ricorso al cosiddetto ‘utero in affitto’ in Italia, serve proseguire questa battaglia affinché tale pratica diventi reato anche se commesso all’estero per debellare un abominio che vuole ridurre la vita umana a merce di scambio”. Lo dichiara in una nota il senatore Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa.
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