(ASI) Roma - “Basterebbe un minimo di analisi comparata per capire quanto sia importante, per la crescita degli investimenti e del Paese in generale, il meccanismo economico dei crediti d'imposta e della loro circolazione.
L'Unione europea si appresta a presentare un 'Green deal industrial plan' per favorire investimenti in risparmio energetico ed energia pulita basato su un ampio riconoscimento dei crediti d'imposta. Il Piano altro non è che il tentativo di risposta europeo all' 'Inflation reduction act' americano da 370 miliardi di dollari, anch'esso basato su cospicue dosi di crediti d'imposta. Il Governo italiano di centrodestra, invece, ha deciso di ridimensionare quei piani di investimento ad alto moltiplicatore basati su crediti d'imposta, come Superbonus e Transizione 4.0, che tanto hanno contribuito alla crescita record del Pil nel 2021 e nel 2022. In quest'ultimo anno, certifica oggi l'Istat, quelle politiche espansive d'investimento, da noi introdotte, hanno contribuito a mettere a segno un +3,9% del Pil, dopo il +6,7% dell'anno precedente. Il Governo di centrodestra, la Presidente del consiglio Meloni e il suo partito, che si erano presentati agli elettori come unici oppositori al Governo Draghi, si stanno invece rivelando come i più fedeli depositari di quello che si è rivelato il reale obbiettivo di Draghi, uccidere il Superbonus, misura di reale sviluppo economico, di reale innovazione, di grande portata e soprattutto una misura democratica attraverso lo strumento della cedibilità dei crediti fiscali. E' evidente come questo Governo risponda alle stesse logiche ed agli stessi gruppi di interesse. Altro che patrioti, altro che sovranisti”. Lo comunica in una nota Emiliano Fenu, cappogruppo M5S in Commissione finanze della Camera.