Pubblicata la “National Security Strategy 2022”: così Biden vuol far tornare gli Stati Uniti al centro del mondo

(ASI) Washington – La Casa Bianca ha da poco reso nota la nuova Strategia di Sicurezza Nazionale. Si tratta del documento programmatico con cui l’amministrazione targata Joe Biden intende rilanciare il ruolo degli Stati Uniti all’interno di un sistema di potenza globale mai così tanto in fibrillazione.

“Ci siamo rinnovati costantemente. Più volte abbiamo dimostrato come non ci sia una sola cosa che non possiamo fare quando ci muoviamo uniti” ha annunciato trionfale Biden. Il presidente è reduce da una tornata elettorale a tinte fosche. In seguito alle elezioni di medio termine i Democratici sono riusciti a conservare il controllo del Senato. Alla Camera dei Rappresentanti, tuttavia, essi dovranno fare i conti con la maggioranza di segno opposto dei Repubblicani. Questi ultimi, comunque, non possono certo dire di aver stravinto: il loro ristretto margine conquistato ha deluso molte aspettative.

Nonostante un Congresso spaccato e un’opinione pubblica estremamente polarizzata, dunque, la Strategia di Biden è chiamata a ricollocare Washington nel mezzo dei grandi eventi in grado di mutare il corso della storia. Dalla guerra in Ucraina al cambiamento climatico, dal pericolo costante del terrorismo agli effetti destabilizzanti dell’inflazione, dalla riemersione dei cosiddetti “nazionalismi” al riassestamento degli equilibri di potere, la Casa Bianca promette di plasmare un mondo “libero, interconnesso, sicuro, prospero” basato sul rispetto del diritto internazionale e sulla tutela dei diritti umani fondamentali.

Ecco allora che la divulgazione del documento diviene un’occasione preziosa per fare appello all’unità nazionale americana, per inviare un segnale chiaro all’ala estremista dei Repubblicani e ai simpatizzanti del rinvigorito Donald Trump. Al contempo, nell’ambito della politica estera è difficile non intravedere un secco altolà ai due grandi contendenti sempre più insofferenti verso le istanze egemoniche statunitensi. Per questo motivo, nel testo ufficiale ricorrono spesso riferimenti alla Russia che “viola spregiudicatamente le leggi internazionali e rappresenta una minaccia concreta per la collettività”. Non mancano, inoltre, allusioni esplicite alla Cina di Xi Jinping, rea di “rimodellare l’ordine internazionale tramite il potere economico, diplomatico, militare e tecnologico”.

Eppure, Biden non ha dubbi: “Guardando al futuro mi ritengo ottimista. Posso dire da che parte sta l'America. L’America è impegnata a costruire un futuro migliore”. Forte di una lunga carriera istituzionale alle spalle, il presidente sa che per poter fare la voce grossa esternamente è indispensabile prima rafforzarsi dall’interno. E il consolidamento passa, in primo luogo, per un modello industriale innovativo capace di combinare l’avanzamento tecnologico con la protezione delle infrastrutture critiche di energia e gas, con la messa in sicurezza delle fonti di approvvigionamento, con la sostenibilità ambientale. La Strategia punta in secondo luogo sulla valorizzazione del capitale umano, ossia su azioni pratiche orientate all’eguaglianza sociale, dall’assistenza sanitaria all’istruzione e allo sviluppo delle competenze individuali.

A parere di Biden non esiste benessere senza l’osservanza di principi democratici basilari come pluralismo, inclusività, garanzia delle libertà e dei diritti civili. Non manca una stoccata all’ala trumpiana dei Repubblicani che non ha mai accettato l’esito delle consultazioni del 2020: “Come americani dobbiamo essere tutti d'accordo sul fatto che il verdetto del popolo va sempre rispettato e difeso”. In relazione alle scorse elezioni presidenziali c’è spazio anche a una frecciata contro le dibattute mosse del Cremlino: “Non tollereremo alcuna interferenza nel nostro sistema elettorale”.

Un apparato militare moderno e resiliente è indispensabile a tutelare sia la vita quotidiana delle persone sia - in un’ottica di ampio spettro - la sopravvivenza della nazione. La Strategia menziona corposi investimenti in tecnologie avanzate e nell’intelligenza artificiale. Ribadisce, poi, una dottrina che in passato ha attirato su Washington numerose critiche a opera delle cancellerie alleate: “Non esiteremo a usare la forza per salvaguardare i nostri interessi nazionali”. Conscio del malcontento sovente generato da operazioni militari unilaterali, Biden non esita, però, a specificare: “Ricorreremo alla forza solo in ultima istanza”.

A proposito delle relazioni con gli alleati, un ruolo primario è conferito alla diplomazia multilaterale. Servendosi dello strumento del dialogo, l’ambizione di Biden consiste nell’intessere una “coalizione inclusiva” con gi interlocutori che maggiormente condividono gli interessi e il sistema valoriale a stelle e strisce. Una coalizione saldamente edificata sull’aderenza alle norme internazionali, sulla collaborazione fruttifera con le principali istituzioni globali quali le Nazioni Unite, la Nato, la Banca mondiale, il Fondo monetario internazionale.

Una coalizione coesa, insomma, strutturata sui bisogni e le particolarità di sei aree geografiche distinte: “Nel ventunesimo secolo la nostra sicurezza, la nostra prosperità, le nostre stesse libertà sono interconnesse come mai prima. Pertanto, dobbiamo lavorare insieme come mai prima”. Dall’Indo-Pacifico all’Unione europea, dal continente americano al Medio Oriente e Nordafrica fino all’Artico, l’amministrazione Biden promette di rimboccarsi le maniche. Assicura di prendere le redini e intavolare trattative vantaggiose per tutti nei settori politico, economico-finanziario, sociale e militare.

In ballo vi è la stabilità dell’ordine mondiale, identificata dalla Casa Bianca con la conservazione della preminenza statunitense: “Siamo ancora convinti che lavorando insieme possiamo piegare il corso della storia in direzione di un mondo più libero e giusto per tutti i nostri figli. Non siamo testimoni passivi, noi siamo gli autori della storia”. Una storia oggi più che mai complessa e sfaccettata, dove lo scoppio di nuove pandemie si unisce all’ombra dei fondamentalismi religiosi, ai precari equilibri finanziari, alla lotta spietata per l’accaparramento di materie prime e risorse energetiche.

Ma le due principali priorità globali da affrontare rimangono senza dubbio Pechino e Mosca. A tal riguardo, la Strategia si concentra sulla cooperazione con gli alleati per “competere in maniera vigorosa ma responsabile con la Cina”. Da Taiwan a Hong Kong, Washington si impegna a non lasciare inascoltate le disperate grida di aiuto in favore dell’indipendenza e di una effettiva transizione democratica. Al contempo, resta aperto il dialogo multilaterale su questioni di scottante attualità come il clima, la difesa dalle pandemie, la lotta alla criminalità organizzata internazionale, il contrasto alla crisi alimentare globale.

Assai più spigolosa si presenta, invece, la questione delle relazioni con il Cremlino. Si tratta di contenere “la minaccia immediata e persistente alla pace e alla stabilità internazionale” incarnata dalla “politica imperialista russa”. La Strategia riafferma ancora una volta la volontà americana a supportare militarmente ed economicamente l’Ucraina nell’intento di “rendere la guerra della Russia un fallimento strategico”. Il messaggio a Putin è forte e chiaro: “Gli Stati Uniti difenderanno ogni centimetro del territorio Nato. Risponderemo alle azioni russe se mineranno i nostri interessi. Non permetteremo alla Russia di ricorrere alle armi nucleari”.

Mentre il mondo torna indietro negli anni e sprofonda nel clima teso tipico della Guerra Fredda, la Strategia 2022 cerca di conferire rinnovato prestigio all’immagine degli Stati Uniti. La speranza di Biden è quella di sopraffare l’agguerrita opposizione dei Repubblicani e lo spettro di Trump, surclassare la drammatica eco delle bombe che insanguinano l’umanità in nome di una pace duratura a regia statunitense.

Le bombe, però, continuano a cadere senza pietà. L’epoca dell’armonia e della stabilità appare ancora fin troppo lontana.

Marco Sollevanti – Agenzia Stampa Italia

Tags

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

DeepSeek: il modello AI cinese che sfida il dominio di ChatGPT e OpenAI

(ASI) L'intelligenza artificiale è da tempo il cuore pulsante della competizione tecnologica globale. Tuttavia, gli ultimi sviluppi hanno segnato una svolta epocale: DeepSeek, una startup cinese emergente, ha rapidamente conquistato il ...

Dottoressa Castellani (SUMAI Assoprof Umbria): Sanità, un bene di tutti. Gli specialisti ambulatoriali, vera sanità di prossimità. Pronti a collaborare per tutelare salute dei cittadini.

(ASI) Perugia -  Oggi per gli speciali di A.S.I. lo facciamo sulla sanità in Umbria con la dottoressa Francesca Castellani, specialista in otorino-laringoiatria e patologia cervico-facciale, fondatrice ...

Cristiano Vignali e Filippo Guidi, appello contro ogni genocidio alla Soms di Spoltore

(ASI) Spoltore (Pe) -Alla Pinacoteca della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Spoltore (Pe), presieduta dall"AVV. Luigi Spina, è stato presentato dal giornalista e saggista storico Cristiano Vignali il romanzo ...

Oracles Capital Estates: il nuovo fondo immobiliare di Lorenzo Zurino che ridisegna il lusso

(ASI) Determinazione, visione e un sogno che diventa realtà. A soli 40 anni, Lorenzo Zurino, imprenditore originario di Sorrento, annuncia la creazione di Oracles Capital Estates, un fondo immobiliare dedicato a ...

Maltempo: ancora temporali al Sud. Allerta gialla in otto regioni

(ASI) La permanenza di un’area di bassa pressione sull’Italia meridionale, continuerà a mantenere condizioni di tempo molto instabile al Sud e sulle due isole maggiori, che, dalla prossima ...

Sanità, Gasparri: ha ragione Zaffini, chi tira i fili di questa situazione?

(ASI) “La cosiddetta Fondazione Gimbe è al centro di una polemica. Ed ha perfettamente ragione il Presidente della Commissione sanitaria del Senato, Zaffini quando risponde con dati alla mano ad alcune ...

Sanità, Fenu (M5S): “Solidarietà a cartabellotta, FDI pensi a disastro SSN”

(ASI) Roma – “Per aver fatto sommessamente notare che a sei mesi di distanza dall’approvazione del decreto sulle liste d’attesa, uno solo dei sei decreti attuativi previsti è stato promulgato – ...

Liste di attesa. Zullo (FdI): il Governo lavora per riparare lo sfascio ereditato. 

(ASI)  “Quello delle liste di attesa è un tema che riguarda non solo la salute ma anche la dignità della persona.  Un tema che richiede senso di responsabilità e ...

Liste Attesa, Castellone (M5S): “Da Destra bullismo, ma numeri smentiscono propaganda”

(ASI) Roma  – “Il nemico del giorno del governo è la Fondazione GIMBE e in particolare il suo Presidente Nino Cartabellotta, accusato da esponenti di maggioranza di essere un bugiardo che ...

Liste di attesa. Zaffini (FdI): da me risposte puntuali. Le opposizioni studino i provvedimenti e la smettano di aizzare gli italiani contro il SSN.

(ASI) “Le mie risposte alle dichiarazioni dí Cartabellotta sono state puntuali e basate sul lavoro svolto in commissione fino ad oggi”, così in una nota il presidente della commissione ...