(ASI) "Qualunque proposta di riforma dell'assetto costituzionale del nostro paese deve tenere presente il merito, la solidarietà verso i più deboli e la capacità di valorizzare le comunità e i territori in base alle proprie peculiarità.
Parlare di secessione dei ricchi significa non aver capito nulla di un progetto di riforma del Paese che mira all'esatto opposto: ovvero consentire ad ognuno, in base alle proprie capacità di esprimere il meglio". Ad affermarlo in una nota è il senatore della Lega, Manuel Vescovi, primo firmatario del disegno di legge costituzionale, presentato il 4 luglio 2020 che mira ad istituire una Repubblica Federale di impianto presidenziale: gli Stati Uniti d’Italia.
"E' sufficiente pensare che in Italia la burocrazia pesa sulle imprese 57 miliardi, senza contare il grave gap che spacca il Paese in due, con un sud che fatica anche solo ad elaborare progetti per chiedere fondi europei".
"Per questi motivi abbiamo elaborato un'ampia e profonda riforma dell'architettura istituzionale, nell'ottica federalista che da sempre anima il partito di via Bellerio, anche se questo nuovo modello ha un respiro nazionale e mira a rafforzare l'unità del Paese, andando a colmare alcune lacune aperte dal regionalismo italiano".
"Il disegno di legge costituzionale, presentato dal sottoscritto il 4 luglio 2020 reca una modifica complessiva dell’impianto istituzionale, al fine di istituire una Repubblica Federale di impianto presidenziale: gli Stati Uniti d’Italia".