(ASI) Prima (per due anni) hanno criminalizzato di fronte all'opinione pubblica i 'No Vax' e 'No Green Pass', adesso se la prendono con coloro che non condannano abbastanza Putin e rilevano le responsabilità della Nato nella guerra in corso in Ucraina,
Fino a qualche giorno fa chi aveva espresso dubbi sulla trasparenza del comportamento della Nato e dell'Occidente verso la Russia erano i soliti: il prof. Cacciari, il prof. Cardini, il prof. Mattei e via dicendo. A questi poi si è aggiunto - tra gli altri - Massimo D'Alema con la sua recentissima posizione, sostanzialmente equidistante dalla Russia e dalla Nato, che non attribuisce tutte le colpe ad uno solo dei contendenti. Incuriosisce il fatto che quasi immediamente dopo le sue affermazioni sia comparso sui giornali un dossier contro l'ex presidente del Consiglio Dalema. È chiaro che la Magistratura espleterà tutte le verifiche del caso. Ne spetta ad altri farlo. Ma resta comunque qualche perplessità sulla tempistica tra i due avvenimenti. Abbiamo la prova che Dalema era intercettato per dialoghi avvenuti alcuni mesi prima. Almeno per il momento non conosciamo il nome del suo interlocutoire, anche se sarebbe interessante venirne a conoscenza. Resta il fatto della vicinanza cronologica, che ali italiani può sembrare sospetta. Se questo è il modo consueto si procedere, tutti potrebbero essere sotto osservazione, anche i vertici dello Stato.