(ASI) Roma - “Se uccidi, vai in carcere. Principio sacrosanto del nostro Diritto. Perché non condannare alla reclusione anche chi compie aborti e pratica l’ eutanasia, al pari di coloro che sostengono la validità di tali abomini? Togliere la vita ad una persona, in qualsiasi modalità, significa compiere un omicidio. Non esistono delitti di serie A e B.
Lo insegna la sana ragione umana e il nostro Credo cristiano”. Lo dichiara in una nota Adriano Crepaldi, presidente di Azione Cristiana Evangelica, associazione radicata in tutte le 20 regioni italiane, 35 province, in contatto con 6.007 chiese evangeliche e che collabora con Fratelli d’Italia, partito di Giorgia Meloni.
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