(ASI) Roma, - "Non posso, nella mia qualità, non riscontrare importanti segni di discontinuità con un recente passato dopo un'attenta lettura del Decreto Sostegni.
L'attenzione delle imprese è oggi tutta proiettata verso due specifici ambiti: le indennità a sostegno del reddito ai lavoratori ed i sostegni economici alle imprese in difficoltà. Ancorché sia innegabile che per i sostegni alle imprese in difficoltà, questo nuovo Governo abbia imboccato binari certamente degni della giusta considerazione, in materia di sostegno al reddito dei lavoratori e quindi di Cassa Integrazione, un analogo commento non sarebbe coerente con le misure nei fatti adottate. Stranamente scompaiono dal panorama di "protezione" in materia di Cassa Integrazione le imprese del settore industriale e questo dopo il 30 giugno prossimo venturo. Di certo se tali aziende non avessero esigenza di ricorrere agli ammortizzatori straordinari da Covid-19 sarebbe una notizia che definire confortante sarebbe poco. L'auspicio è di tutti, i buoni propositi sono figli dell'ottimismo, ma la realtà, forse non da benpensanti ma da lettori dell'economia di questo momento, non ci offre riscontri così positivi. Ma v'è di più, purtroppo, ci risultano dimenticati tutti quei lavoratori che, probabilmente fortunati ed assunti tra il 4 gennaio e la data di pubblicazione del decreto sostegni, in presenza dei provvedimenti restrittivi emanati dal Governo, sono rimasti fermi, al palo e, purtroppo, senza la tutela che, coerentemente, il Governo auspicavamo avesse pensato loro di destinare in materia di ammortizzatori sociali. Per fortuna questo non è un grido di dolore, ma è e rimane, un invito all'attenzione estrema. Il tempo degli emendamenti comincia domani e non possiamo che indirizzare il nostro invito verso una modifica del provvedimento da legge di Bilancio che possa consentire, anche a quei fortunati lavoratori, che in questo caso purtroppo quasi oseremmo considerare malcapitati, assunti dalle aziende tra la data del 4 gennaio 2021 ed i DPCM restrittivi per l'emergenza CovId, di essere anche loro destinatari delle misure di sostegno al reddito da CIG e sin dalla data in cui, coerentemente, il Governo ha disposto la chiusura delle aziende dalle quali dipendono. L'invito è alla riflessione attenta pur nella consapevolezza che il nuovo decreto Sostegni presenta evidenti profili di discontinuità e di marcato interesse alle difficoltà delle imprese, non senza uno sguardo attento e vigile al rispetto ed alla tutela del capitale umano, oggi più che mai da tutelare, da salvaguardare, ma anche da attenzionare soprattutto in quei rivoli di norma per i quali, talvolta, può capitare ci si dimentichi o se ne sottovaluti la portata o le relative gravi implicazioni di ordine sociale ed economico" - Così Nino Carmine Cafasso, Presidente AIS (Associazione Imprese di Servizi), Giuslavorista e Consulente del Lavoro.