(ASI) Il susseguirsi dei decessi che registriamo in questi giorni su soggetti che si erano sottoposti alla vaccinazione, ci fa riflettere su quanto i cittadini italiani siano stati dettagliatamente informati dal Ministero della Salute sulla campagna di vaccinazione e sull’efficacia del vaccino.
Ma c’è un documento che stabilisce che il vaccino è sperimentale, ossia che acquisisce le proprie conoscenze attraverso l’osservazione dei fenomeni che lo stesso causa.
Questo documento è il Regolamento (UE) 2020/1043 (di cui alleghiamo copia*) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE in data 17 luglio 2020. Iil titolo è "REGOLAMENTO (UE) 2020/1043 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 15 luglio 2020 relativo all’esecuzione di sperimentazioni cliniche con medicinali per uso umano contenenti organismi geneticamente modificati o da essi costituiti e destinati alla cura o alla prevenzione della malattia da coronavirus (COVID-19) e relativo alla fornitura di tali medicinali”.
Il documento stabilisce all’art 2 che: “Nessuna delle operazioni connesse all’esecuzione di sperimentazioni cliniche, compresi l’imballaggio e l’etichettatura, la conservazione, il trasporto, la distruzione, lo smaltimento, la distribuzione, la fornitura, la somministrazione o l’impiego di medicinali per uso umano in fase di sperimentazione contenenti OGM o da essi costituiti e destinati alla cura o alla prevenzione della COVID-19, ma esclusa la fabbricazione di medicinali in fase di sperimentazione, richiede una valutazione del rischio ambientale o un’autorizzazione preventiva a norma degli articoli da 4 a 11 della direttiva 2001/18/CE o degli articoli da 6 a 13 della direttiva 2009/41/CE, quando tali operazioni sono collegate all’esecuzione di una sperimentazione clinica autorizzata in conformità della direttiva 2001/20/CE.”
Si deduce che non solo il vaccino Covid-19 contiene organismi geneticamente modificati, i quali andranno ad interagire con il nostro sistema immunitario naturale di cui non ne abbiamo chiare le conseguenze, ma che la normativa in tema di OGM ha permesso alle case farmaceutiche con l’approvazione della Ue di dare il via libera alla sperimentazione clinica senza una valutazione del rischio. Infatti tale deroga alla normativa in materia di farmaci OGM consente sperimentazioni cliniche con medicinali in fase di sperimentazione contenenti OGM o da essi costituiti destinati a trattare o prevenire la COVID-19” affinché “possano essere effettuate all’interno dell’Unione. Il tutto affinché possano avere inizio il più presto possibile e non subiscano ritardi a causa della complessità delle diverse procedure nazionali adottate dagli Stati membri per l’attuazione delle direttive 2001/18/CE e 2009/41/CE.” Va inoltre ricordato che in data 24 dicembre 2020 lo stesso Ministero della Salute ha emesso le “Raccomandazioni per l’organizzazione della campagna vaccinale contro SARS-CoV-2/COVID-19 e procedure di vaccinazione” alla quale sono allegati i moduli di consenso informato (pubblicati dal Ministero della Salute e redatti dal Gruppo di Lavoro dell’Osservatorio buone pratiche sulla sicurezza nella sanità di Age.Na.S) relativi ai vaccini: “Pifizer-BioNTech COVID-19” (Comirnaty), “COVID-19 Vaccine Moderna”, “COVID-19 Vaccine AstraZeneca”. Apprendiamo inoltre da una “Istanza ed intimazione riguardo il consenso informato dei vaccini anticovid19 e i sistemi di vaccinovigilanza" (di cui alleghiamo il documento*) presentata a: Ministero della Salute, Age.Na.S - Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, AIFA e ISS da parte della CONDAV (Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino) che tali moduli (alla luce della Legge n. 219/17 sul consenso informato e dei maggioritari approdi giurisprudenziali in materia) non sembrano fornire informazioni chiare e trasparenti circa i profili di efficacia e sicurezza dei menzionati vaccini. Ricorda inoltre il CONDAV che la legge n. 219/17 (Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento) all'art. 1 stabilisce: “nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata” In virtù del Regolamento UE 1043/2020 che stabilisce che il vaccino Covid-19 è medicinale sottoposto a sperimentazione clinica, ribadiamo il fondamento e l’importanza che sottoporsi alla vaccinazione deve rimanere una libera scelta da parte di ogni individuo. Lo dichiara in una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC).
Note
* Regolamento (UE) 2020/1043 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE
** Istanza CODAV sul consenso informato dei vaccini anticovid19 e i sistemi di vaccinovigilanza
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