(ASI) Larga affermazione del sì in Umbria al referendum costituzionale. Il risultato definitivo vede il sì al 68,7% e il no al 31,3%. In Umbria saranno così eletti nove parlamentari al posto dei 16 attuali: tre soli saranno i senatori (attualmente sono sette) e sei i deputati (al posto dei 9 che siedono ora a Montecitorio). A Perugia e provincia il sì ha preso il 69,1% e il no il 30,9%. A Terni e provincia il risultato definitivo del sì è 67.7%, il no 32,3%.
SI, o NO! Così in sintesi il dubbio ‘Amletico’ al Referendum di domenica al taglio del numero dei deputati e dei senatori
Parlamento e Senato. L’Italia si è espressa ed ha vinto il SI, risultato democratico che lesionerà sensibilmente le prossime consultazioni elettorali.
I costituzionalisti del NO , si sono schierati da subito contro Referendum ma, non è bastato. La riforma riduce in misura sproporzionata e irragionevole la rappresentanza di interi territori.
Senato: alcune Regioni saranno sottorappresentate, in questo caso l’Umbria che avrà come rappresentanti a Palazzo Madama e Montecitorio tre senatori e sei deputati. Si passerà dunque dall’attuale pattuglia di 16 parlamentari a 9, e da 7 a 3 senatori e non solo, la Regione più Verde d’Italia sarà rappresentata solo dai primi due partiti , con una significativa diminuzione anche in termini di rappresentatività dal punto di vista del peso politico.
Anche la Basilicata tra le Regioni che pagheranno di più per la rappresentanza a Roma di deputati e senatori, di fatto l’Umbria che poteva eleggerne 7 nei due rami del Parlameno , a scalerà a solo 2 candidature , mentre la piccola Basilicata da 2 , passerà ad un solo candidato.
L’Umbria, conosciuta quale il Cuore Verde d’Italia non può essere considerata territorio di ‘Caccia’ per dare una sistemazione nei posti più importanti ad esponenti politici di livello nazionale.
Oggi l’Umbria è destinata all’irrilevanza politica a livello parlamentare, una chiave di volta e portare all’accorporamento delle piccole ragioni , aprendo così la porta alle macroregione, con l’Umbria ridotta al niente.
Meglio un Referendum sulla riduzione Stipendi a deputati e senatori , ridurre il numero dei parlamentari non sarà un toccasana ,ora non rimane alle prossime consultazioni elettorali politiche , scegliere bene a chi affidare il mandato elettivo per rappresentare l’Umbria ed i suoi i cittadini nei due Emicli all’interno del sistema governativo romano …. SI ma, questa è solo Utopia.
romur