Intervento di Verrascina al Tavolo di confronto sul comparto agricolo con le ministre Catalfo e Bellanova
(ASI) Roma - “Ci troviamo in prossimità dell’avvio delle campagne di raccolta e abbiamo la forte necessità di accelerare sugli strumenti da mettere in campo per reclutare la manodopera e per favorire l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro in agricoltura; prendiamo pertanto atto con soddisfazione, in attesa di vederne i riscontri, dei passi avanti fatti dal Governo, che sta definendo la realizzazione di una piattaforma istituzionale apposita, partendo da uno strumento già esistente che sarà allargato al settore primario, prevedendo l’utilizzo di una apposita app”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina sulla base di quanto emerso durante una videoconferenza con le ministre del Lavoro Nunzia Catalfo e delle Politiche Agricole Teresa Bellanova.
“Con l’annunciata realizzazione di un sistema istituzionale pubblico e trasparente per l’intermediazione della manodopera viene accolta una richiesta della Copagri per semplificare il più possibile l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro in agricoltura; la priorità è ora quella di lavorare a una apposita banca dati per coinvolgere tutti i potenziali interessati, partendo dai disoccupati, dai cassaintegrati e dai percettori del reddito di cittadinanza”, ha proseguito Verrascina.
“Siamo in attesa di capire come verranno messe in pratica le annunciate misure, che non dovranno prevedere costi aggiuntivi a carico delle imprese agricole, per migliorare le condizioni di alloggio e di trasporto dei lavoratori agricoli, a partire dai positivi intenti del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato; i recenti e drammatici casi di sfruttamento verificatisi nell’astigiano e nel foggiano, infatti, hanno dimostrato ancora una volta quanto il fenomeno del caporalato continui a essere tristemente presente sul territorio nazionale”, ha osservato il presidente.
“Per scardinare un gravissimo fenomeno che danneggia l’immagine e il lavoro della maggioranza delle aziende agricole, le stesse che nella fase di emergenza legata alla pandemia del Coronavirus non si sono fermate e hanno continuato a produrre con grande senso di responsabilità, assicurando la regolare presenza dei prodotti sugli scaffali, bisogne mettere le imprese nelle condizioni di rimanere competitive sui mercati”, ha continuato Verrascina.
“Per questo, bisogna agire sul costo del lavoro attraverso la riduzione per l’anno 2020 della contribuzione previdenziale, così da andare a sostenere i maggiori costi dovuti alla messa in sicurezza della forza lavoro e da costituire al contempo un argine alla carenza di manodopera nel primario, e procedere con l’annunciata regolarizzazione degli stranieri che hanno già lavorato in agricoltura e usufruito di un permesso di soggiorno”, ha concluso il presidente della Copagri.