(ASI) Roma, 4 genn. "Il Decreto Sicurezza adottato dal Governo poche settimane fa ha creato da subito un assurdo caos politico e normativo in una materia sensibile e delicata. Come avevamo denunciato da tempo, l'Esecutivo sta producendo finora solo maggiore "insicurezza" nelle nostre città.
In materia di iscrizione all'anagrafe comunale dei richiedenti asilo, la disciplina si rivela non solo confusa e inefficace, ma sopratutto illegittima da un punto di vista sia costituzionale che europeo, e questo complica notevolmente la situazione.
Il risultato creato è quello di scaricare tutte le responsabilità sui sindaci senza indicare loro un percorso amministrativo chiaro e coerente.
Certo, nessuno vuole che i sindaci non applichino le leggi: ma è giusto che prima di farlo si definisca con certezza che una legge non sia contraria alla Costituzione o addirittura alle norme europee, cosa che consentirebbe alle stesse amministrazioni locali di disapplicare le regole controverse. Altrimenti per evitare un errore se ne farebbe uno più grande.
Mi auguro pertanto che il Governo convochi immediatamente gli amministratori locali e fornisca loro le dovute precisazioni ipotizzando anche una modifica legislativa. In assenza, spero che la magistratura possa fornire quanto prima un chiarimento interpretativo, rinviando, nel caso, alla Corte costituzionale o alla Corte di giustizia. Non vedo altro modo per risolvere una situazione che rischia di diventare davvero insostenibile da un punto di vista non solo politico ma anche istituzionale.
La propaganda inizia a fare i conti con la realtà, e sono i cittadini e gli amministratori locali a farne le spese". Così, in una nota, il deputato Piero De Luca, capogruppo del PD in commissione Politiche europee.