(ASI) Oggi si è temuto a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico. ’incontro tra il Governo, i sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Fincantieri.
La discussione ha avuto come tema la vertenza apertasi nel Gruppo Fincantieri in conseguenza di quanto annunciato dalla Direzione del gruppo stesso il 23 maggio scorso, nell’incontro svoltosi in Confindustria, circa l’intenzione di chiudere totalmente due cantieri navali e di porre oltre 2.500 lavoratori in esubero e la chiusura di alcuni stabilimenti.
L'eisto dell'incontro è stato accolto positivamente dai molti lavoratori venuti a manifestare in corteo a Roma.
Infatti, secondo quanto riferito da fonti sindacali l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha ritirato il piano industriale che prevedeva licenziamenti di 2. 500 operai e la chiusura di alcuni stabilimenti. Motivo questo che ha scatenato la giusta mobilitizione dei lavoratori delle fabbriche di Genova e Castellamare di Stabia, uniti nella lotta a difesa dei loro sacrosanto diritto al lavoro.
Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, al termine del tavolo con azienda e sindacati ha dichiarato: “Il governo ha preso atto e apprezzato la decisione” poi ha annunciato che verranno aperti due tavoli regionali, uno ligure e uno campano. "Nei prossimi mesi attraverso il dialogo si potranno trovare soluzioni compatibili con livelli occupazionali adeguati”.