(ASI) Terni – A seguito della vicenda che ha coinvolto il sindaco del Comune di Terni, Leopoldo Di Girolamo, e l'assessore ai lavori pubblici, Stefano Bucari, entrambi esponenti del Pd, arrestati nell'ambito dell’indagine di polizia e guardia di finanza denominata ‘Spada’ riguardante una serie di appalti di servizi pubblici che hanno interessato la manutenzione del verde pubblico in città e nei cimiteri, la gestione dei servizi cimiteriali e quella dei servizi turistici presso l'area turistica della cascata delle Marmore.
In merito a questo episodio il coordinamento Regionale, Provinciale e Comunale con una nota congiunta insieme al coordinamento giovanile ha chiesto le immediate dimissioni del Sindaco Leopoldo Di Girolamo: « La particolare e delicata situazione della Città di Terni, soprattutto nel bel mezzo di una procedura di predissesto ancora non conclusa, ha bisogno di un Governo nel pieno delle sue funzioni e con un Sindaco e una Giunta autorevoli e forti. Terni non può permettersi una amministrazione decapitata a causa di una inchiesta che, tra l'altro, riguarda le responsabilità dell'attuale gestione. Siamo da sempre convinti assertori di un sano garantismo e di certo non cambieremo idea ora, ma pensiamo che sia assolutamente necessario che il Sindaco, anche per difendersi al meglio dalle pesantissime accuse che gli vengono rivolte, rassegni immediatamente le dimissioni, favorendo così una netta separazione tra le sue vicende personali e l'amministrazione cittadina. Certamente non fa piacere che la propria Città assurga alle cronache nazionali per fatti così gravi che, ove fossero dimostrati, sarebbero la conferma dell'esistenza di un sistema di gestione del potere, di cui da sempre sospettiamo, e che ha prodotto cittadini di seria A (quelli vicini al potere) e cittadini di serie B (tutti gli altri) provocando la fuga di tante persone perbene fuori dal nostro territorio. Chiaramente accertare eventuali reati – aggiunge Forza Italia - sarà compito della magistratura ma di sicuro a Terni tutti conoscono un sistema da tempo corroso da troppe situazioni poco chiare. Speriamo che la magistratura chiarisca al più presto ogni ombra.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia