(ASI) "Il Ministro Martina spieghi allora cosa ha in mente l'esecutivo sulla sorte del Corpo Forestale dello Stato e sulla polizia ambientale in generale, perché francamente, nel corso dei pochi incontri che ha concesso alle organizzazioni sindacali, nessuno lo ha capito".
Questa la replica di Danilo Scipio, Segretario Generale dell'Unione Generale Lavoratori del Corpo Forestale dello Stato, alle parole del ministro Maurizio Martina sulla legge di delega al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
"Ogni Ministro delle Politiche agricole ha saputo cogliere perfettamente lo sforzo compiuto quotidianamente da ogni Forestale per svolgere al meglio il ruolo di sentinella della natura - prosegue il sindacalista - come ha capito benissimo che la tutela dell'ambiente e dell'agroalimentare può essere fatta al meglio solo se non si è chiamati a svolgere anche altre funzioni di polizia, che diventeranno invece inevitabili con l'assorbimento in una forza a competenza generale".
"L'amara realtà è che i diversi interlocutori hanno fornito spiegazioni sempre differenti e dipinto scenari mutevoli, tanto da far capire perfettamente anche ai più ingenui che dietro questo assurdo progetto di assorbimento c'è solo l'esigenza del Premier di concretizzare un suo spot. Il rischio invece è quello di fare un favore alla criminalità organizzata e ai grandi poteri economici che mal sopportano chi non è politicamente gestibile".
"Ormai è evidente a tutti che stiamo pagando ciò che più apprezza di noi la Magistratura - conclude Scipio - e cioè la capacità di essere veramente la polizia giudiziaria al servizio dell'Autorità Giudiziaria, che non si fa condizionare dalla gerarchia interna e dalla politica".
Redazione Agenzia Stampa Italia