(ASI) "I dati presentati dal Card. Bagnasco sull'uso di droghe e di alcol da parte dei giovani sono un vero e proprio campanello d'allarme per tutta la nostra società.
I giovani rischiano di essere le prime vittime della mancanza di punti di riferimento certi e sicuri. L'indebolimento della famiglia sta creando ormai squilibri che vanno affrontati subito".
E' quanto dichiara Roberto Mineo, presidente del CEIS Don Picchi in merito ai dati presentai dal Card. Angelo Bagnasco – nella prolusione per la 68 assemblea generale della CEI – sull'uso di droghe e di alcol da parte dei giovani italiani.
"Siamo convinti – aggiunge Mineo – che il primo lavoro per combattere ogni forma di dipendenza vada fatto nella famiglia sostenendola e accompagnandola. In tale contesto la collaborazione con la scuola diventa fondamentale per intercettare anche le prime avvisaglie di comportamenti devianti".
"Ma non basta – conclude MINEO – abbiamo tutti la responsabilità nel sostenere i nostri ragazzi in un percorso formativo corretto lontano dai falsi miti che oggi sono anche il cellulare e internet. Un percorso che porti alla rivalutazione del rapporto umano e alla capacità di sapere incontrare l'altro".
Redazione Agenzia Stampa Italia