(ASI) "Il debito pubblico va rinegoziato, l'avevo affermato mesi fa mentre si storcevano le bocche di economisti illuminati e governanti genuflessi a Bruxelles.
Oggi lo grida il vincitore Tsipras delle elezioni in Grecia, applaudito da tutto il fronte trasversale eurocritico in ogni Stato europeo". È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli che aggiunge: "Gli istituti di credito che hanno oltretutto beneficiato in questi decenni di leggi e decisioni nazionali e continentali, che hanno contribuito a creare quella bolla speculativa esplosa in Occidente che si è avventata su popoli e famiglie innocenti producendo povertà e disoccupazione, devono rivedere le loro pretese, soprattutto sulla quota d'interessi sul debito che, qualora onorati, produrrebbero un extra-profitto a fronte di un extra-miseria sociale. Se noi pagassimo di interessi passivi, in media, quanto pagano le banche per i soldi presi in prestito dalla BCE risparmieremmo 90 miliardi di euro e saremmo la nazione con il più elevato avanzo primario in Europa". "Il governo – ha concluso Rampelli- non lasci solo il neo leader greco in questa battaglia di riequilibrio economico".
Redazione Agenzia Stampa Italia