(ASI) “Per me questi chiarimenti erano necessari e graditi. Ritiro la mia questione sospensiva. Piuttosto che il niente è meglio il piuttosto. E quindi, anche se non è stata buona, porto il carbone, dolce, al ministro”.
Così Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato, ha consegnato un piattino di carbone, dolce, al ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi durante l'esame delle pregiudiziali alla riforma della legge elettorale. Boschi in aula, rispondendo alla questione sospensiva posta da Calderoli, ha affermato che il governo è favorevole ad una clausola di salvaguardia all'Italicum che lo faccia entrare in vigore nel 2016.
Nel suo intervento Calderoli ha anche detto perché l’Italicum è andato in aula al Senato senza mandato al relatore: “Dopo l’aborto legislativo prodotto dalla Camera, un porcellum geneticamente modificato, nel giro di poche ore si è deciso in una riunione convocata alle 7 del mattino di mandare subito il testo in aula. Perché questa fretta? - ha chiesto l’esponente della Lega Nord che poi ha spiegato: “Non certo per i miei emendamenti. La reale motivazione non l'ha mai detta nessuno: il provvedimento arriva direttamente in Aula perché il Pd non è in grado di garantire l’unitarietà dei voti dei suoi componenti in commissione, e questo - ha concluso - per il partito del premier Renzi è inammissibile”.
Redazione Agenzia Stampa Italia