(ASI) Roma - Fuori tempo massimo, contro le regole e con un’operazione di mera facciata. Così intende agire il governo italiano alla richiesta europea di dare le armi ai curdi iracheni.
Una richiesta arrivata a Ferragosto e su cui oggi i ministri di Esteri e Difesa hanno informato le due commissioni congiunte. “Un’informativa che rischia di essere già superata: infatti le notizie sono sicuramente notizie di seconda mano visto che in queste stesse ore Renzi è in visita in Iraq”: così i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle due commissioni che hanno presentato una proposta in una risoluzione preparata già nel corso dei mesi scorsi dopo aver ascoltato anche rappresentanze dei curdi.
“La problematica non è esplosa adesso e che anzi ha radici lontane, nella errata politica in Iraq – sottolineano i parlamentari del M5S nelle Commissioni Difesa ed Esteri – In ogni caso noi ne abbiamo denunciato l’escalation già da giugno”.
Non ci stanno i parlamentari del M5S a bypassare il Parlamento: “Si calendarizzi da subito un’informativa del governo in Aula sulla situazione irachena e una votazione”.
Poi, entrando nel merito: “Andiamo a fornire armamenti leggeri in un’area in cui i fucili non mancano e che con molte probabilità andranno ad alimentare il mercato nero. Il tutto senza una valutazione della forza curda nell’area”.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato una propria risoluzione
(reperibile qui: http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/08/le-commissioni-affari-esteri-e.html): sì a un corridoio umanitario nell’immediato e a interventi di intelligence, questa è in sintesi la proposta. “Quella del governo italiano non è una posizione univoca a livello europeo, ci sono state differenziazioni, quindi un’altra decisione è possibile”.
Redazione Agenzia Stampa Italia