(ASI) Roma - Il caso dei "quattro plichi mancanti" alla facoltà di Medicina dell'Università di Bari, ha riaperto ancora una volta l'annosa questione relativa alle facoltà con accesso a numero chiuso.
A seguito della decisione del Tar che ha dato ragione agli studenti, il test d’ingresso di Medicina valido per l’ammissione all’a.a. 2014-2015 è stato dichiarato illegittimo e tutti i ricorrenti hanno vinto il ricorso e sono stati riammessi in sovrannumero. Tale questione ha provocato una reazione a catena che, a seguito della graduatoria unica nazionale, unita ad altre irregolarità legate al fatto che in alcuni atenei non è stato rispettato l’anonimato, ha fatto sì che fossero inficiati i risultati del test ingresso di Medicina in tutta Italia. L'onorevole Liliana Ventricelli, riprendendo una questione che da lungo tempo rende complesso l'accesso alle facoltà per tutti gli studenti che chiedono regole diverse e un controllo maggiore, auspica che il Ministro Giannini si impegni a cercare una soluzione definitiva per questa mai risolta questione. Consapevole che l'argomento è delicato ed è impossibile pensare di risolverlo in maniera sbrigativa, l'onorevole pugliese si augura che arrivati a questo punto si possa aprire un dialogo che coinvolga, oltre al ministero, le associazioni studentesche e gli stessi atenei, così da riuscire a consentire agli studenti di poter accedere alle facoltà a cui aspirano, e di vedere rispettato il loro diritto allo studio.
Redazione Agenzia Stampa Italia