(ASI) “Il governo scelga la strada della coerenza e della concretezza, ascolti le richieste e le indicazioni di Confindustria e sostenga, con politiche mirate e riforme vere, chi crea ricchezza e occupazione”, così il senatore Vincenzo Gibiino, membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia e coordinatore azzurro in Sicilia.
“Renzi non si faccia ingabbiare dal conservatorismo sindacale, che negli anni ha immobilizzato il mercato del lavoro – prosegue Gibiino –. Meno tasse e meno burocrazia sono l’unica ricetta utile e attuabile, capace di portare ad importanti risultati. Le aziende non siano più viste solamente come un frutto da spremere ad ogni costo, ma come risorsa per la crescita delle nostre comunità, strumento per ottenere coesione sociale. Ben dice Squinzi, i salari devono essere legati ai risultati aziendali, così come è doveroso semplificare e rendere più flessibile il contratto a tempo indeterminato.
I troppi vincoli pesano enormemente su occupazione e ripresa. Le riforme siano essenziali, e non si faccia l’errore di complicare ulteriormente situazioni già complesse. La parola d’ordine sia semplificazione”.
RIFORME. CITINO (FI): RENZI NON SI ISPIRI AL SENATO FRANCESE. DA PARIGI SI MUTUI IL PRESIDENZIALISMO
“In quanto enarca, ex allieva della celebre scuola della pubblica amministrazione fondata da De Gaulle, diverse volte ho seguito da vicino i lavori del Senato francese e posso dire tranquillamente che patisce una serie di difetti che lo rendono fallimentare”, dichiara Ylenia Citino (Fi). “Il Palazzo del Lussemburgo soffre da anni un imbarazzante assenteismo di molti senatori – prosegue Citino, – i quali, non potendo essere impegnati contemporaneamente sul fronte nazionale e su quello amministrativo locale, privilegiano il secondo tipo di impegno, che garantisce una sicura rielezione. Per evitare l’inceppamento della macchina legislativa, allora, i francesi hanno dovuto introdurre la delegazione di voto e così si offre il triste spettacolo di un’aula sempre vuota, in cui i singoli senatori capidelegazione gestiscono i pacchetti di voti degli assenti. A Renzi, che vorrebbe fare un Senato di sindaci sulla falsariga del modello francese, rispondo che dovremmo pensare piuttosto all’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Dopo essersi associata ai referendum della Lega, – conclude Citino – mi auguro che Forza Italia possa portare avanti i propri referendum: abolizione del Senato e Presidente eletto dagli italiani”.
Redazione Agenzia Stampa Italia