(ASI) L' eminente analista politico libanese Mohsen Saleh in un'intervista esclusiva a Press TV ha affermato che ritiene che Stati Uniti e l'Arabia Saudita sono responsabili del clima di violenza che sta avvenendo in Siria.
La tesi sostenuta dal professore universitario Mohsen Saleh trova mggiore riscontro dopo che le forze libanesi hanno confiscato due spedizioni di armi che erano destinate alle forze di opposizione siriana.
Inoltre Saleh ha aggiunto che la recente decisione di Riad di richiamare il proprio ambasciatore da Damasco è stata presa su pressioni di Washington. Da notare che lo tesso provvedimento di richiamare l'ambasciatore l'hanno adottato pure dal Kuwait e dal Bahrein. Pertanto Saleh ha concluso che il Re Abdullah dell'Arabia Saudita sta perseguendo una politica volta a favorire gli interessi degli Stati Uniti nell'area medio orientale.
Infatti, domenica scorsa il re saudita Abdullah aveva fortemente condannato le violenze in atto in Siria e descritto la situazione come civilmente inaccettabile. Dichiarazioni che avvengono nonostante il coinvolgimento diretto dell'Arabia Saudita nella sanguinosa repressione dei manifestanti anti-regime in Bahrain. Rivolta popolare e repressione che l'occidente, per propri tornaconti in quell'area strategica, colpevolmente fa passare sotto silenzio.
Infine, anche la Siria ha accusato gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita di interferire nei suoi affari interni. Il governo di Damasco denuncia che bande armate straniere stanno alimentando la violenza in corso.
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