(ASI) “Il Parlamento europeo si chiude a riccio e volta le spalle a 5 milioni di cittadini che avevano firmato una petizione e chiesto cambiamenti alla direttiva copyright. Eravamo partiti con il giusto obiettivo di riformare la direttiva sul diritto d’autore e invece siamo finiti per approvare un testo che mette a repentaglio la libertà di Internet e i diritti fondamentali.
C’è tanta amarezza per un voto che poteva andare diversamente”, così in una nota Isabella Adinolfi, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
“Ha vinto la dittatura della maggioranza che ha approvato l’accordo del trilogo senza nemmeno lasciare la possibilità di votare gli emendamenti migliorativi che avevamo presentato. Pesa sulla valutazione complessiva della direttiva la presenza dei due articoli più controversi di cui si era chiesto lo stralcio: l’articolo 11 e l’articolo 13. La cosiddetta linktax e l’uso di filtri automatici non hanno nulla a che vedere con il diritto di creativi e artisti alla giusta retribuzione. Questi due articoli rischiano di mettere un bavaglio alla rete e imbrigliare la libertà di espressione su Internet”, conclude Adinolfi.