Gabriele Baldocci, pianoforte – Daniela Maccari, danzatrice - drammaturgia Chiara A. Ridolfi
(ASI) Domenica 25 luglio, alle ore 22.00 grande partenza della seconda edizione del Mascagni Festival: l’evento, che doveva andare in scena a tre miglia dalla costa livornese, in un paesaggio marino di incredibile bellezza naturalistica, pieno di vita e colori, come le Secche della Meloria, si terrà invece nella storica Fortezza Vecchia a Livorno, a causa del bollettino del mare emanato in tempo utile dalle competenti autorità.
Vento forte e mare mosso sono elementi comuni e frequenti nella città che ha dato i natali al compositore livornese, ma la sfida che era stata lanciata dal direttore artistico del Mascagni Festival Marco Voleri non perde quel sapore di #musicasalmastra e suggestioni: “L’iniziale scelta delle Secche della Meloria caratterizzavano sicuramente un palcoscenico naturale, ideale per raccogliere e far percepire quelle sensazioni così fortemente legate al mare che si hanno ascoltando la musica di Mascagni. L’inevitabile spostamento della serata di apertura alla Fortezza Vecchia – prosegue Voleri – esalta le tradizioni livornesi a due passi dal porto mediceo e non cambia quel forte rapporto che il Festival vuole mantenere con il mare. I suoni, i colori, i luoghi di tradizione e storicità che caratterizzano il territorio, saranno esaltati e resi unici anche grazie al Festival.”
Un valore artistico che si unisce ad una prima esecuzione assoluta, affidata al Maestro Michele Placido: un attore, un pianista, una ballerina, per uno spettacolo straordinario, un monologo concertato per celebrare e descrivere il compositore labronico, la sua vita e la sua arte, da un’angolazione originale e suggestiva come il rapporto con il mare della città in cui è nato e vissuto.
“C’è un’incredibile coincidenza tra me e il Festival Pietro Mascagni – ha recentemente dichiarato l’artista pugliese – io sono nato vicino Cerignola dove Mascagni ha composto proprio Cavalleria Rusticana e mio padre mi portava lì a vedere l’opera in teatro. Ero un bambino di 9, 10 anni e sentire l’intermezzo di Cavalleria mi ricorda sempre la campagna assolata della mia infanzia. E’ una grande emozione per me: Mascagni è il musicista che amo di più e sarò voce recitante di un bellissimo monologo di Chiara Atalanta Ridolfi che immagina Mascagni che lascia Livorno e va incontro all’avventura della sua vita”.
“Mascagni e il mare”, un connubio indissolubile. Come dichiara la drammaturga Chiara Atalanta Ridolfi: “Il Mare è uno specchio per il maestro Mascagni, come forse può esserlo per il maestro Placido e per ognuno di noi. In esso si riconosce qualcosa di familiare, amico, e qualcosa di pericoloso e perturbante. Come nell'animo umano. Sempre disperatamente in bilico tra profondità e superficie, quiete e turbamento, esaltazione e scoramento. Nascono così tre brevi atti, pensati per essere accompagnati al pianoforte dalle originali Variazioni sulle Melodie Mascagnane scritte ed eseguite dal pianista di fama internazionale Gabriele Baldocci, e dalla danza di Daniela Maccari, che ripercorrono la vita interiore di Pietro Mascagni – aggiunge la Ridolfi – curiosamente e significativamente prossima a quella di Michele Placido, e le opere la cui genesi è maggiormente legata all'elemento marino”.
L’evento è realizzato con l’importante collaborazione del Comitato Promotore Pietro Mascagni e del musicologo Fulvio Venturi.
La città labronica è ritenuta la più “moderna” tra i capoluoghi toscani, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. Una delle sue tradizioni è l’Accademia Navale di Livorno, quest’anno al suo 140 anniversario dalla fondazione e, per rendere “onore” a questo avvenimento, sarà protagonista all’inaugurazione del Festival con il passaggio e lo stazionamento della Nave Scuola il Palinuro. Tutto partirà alle 20.45 circa quando davanti alla Terrazza Mascagni il “Veliero” offrirà uno spettacolo davvero suggestivo, il momento solenne dell’ammaina bandiera. A bordo della nave, capitanata dal Comandante Antonio Strina, l’equipaggio effettuerà la cerimonia con l’esecuzione “a cappella” dell’inno di Mameli e con lo schieramento dell’equipaggio sui ponti scoperti verrà data lettura della “Preghiera del Marinaio”. Il Palinuro al calar del sole vestirà il Tricolore e dalla Terrazza Mascagni si dirigerà lentamente verso la Fortezza Vecchia, dove si inserirà in una splendida scenografia naturale.