(ASI) È in arrivo sabato Primo Maggio a Milano, in Piazza del Duomo, alle ore 10.30, il tour itinerante promosso dall’UGL, a bordo di un bus, in occasione della Festa del Lavoro col motto “Il Lavoro Cambia anche Noi!”. Il sindacato ha deciso di essere al fianco dei lavoratori con oltre 30 appuntamenti che si sono snodati lungo l’Italia da Sud a Nord.
L’obiettivo è stato quello di raggiungere nei singoli territori i propri iscritti, i dirigenti e tutti i lavoratori per rivendicare la centralità del lavoro, andando nelle piazze, nelle fabbriche e nelle realtà produttive del Paese. All’incontro, tra gli altri, prenderanno parte: Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL; il Senatore Matteo Salvini (Lega); la Senatrice Licia Ronzulli (FI); l'Europarlamentare Carlo Fidanza (FdI); Luigi Ulgiati, Vice Segretario Generale dell'UGL; Luca Malcotti, Vice Segretario Generale dell'UGL; Claudio Morgillo, Segretario Regionale UGL Lombardia; Riccardo Uberti, Segretario UTL Milano; diversi esponenti politici delle Istituzioni locali; i Segretari Confederali ed i Segretari Nazionali di Federazione dell'UGL.
Per l’occasione sarà presentato anche il Rapporto UGL-CENSIS: “Tra nuove povertà e lavoro che cambia: quel che attende i lavoratori oltre il Covid-19”.
“La Lombardia è stata la regione più colpita dalla pandemia da Covid-19, non possiamo dimenticare il suo triste primato anche in merito alle ‘morti bianche’ e alla crisi occupazionale causata dalle restrizioni. Almeno 15 multinazionali sono pronte a lasciare il territorio, si tratta di vari settori quali la chimica, la meccanica, la moda e anche il mondo bancario. La fabbrica di ascensori Sematic ha abbandonato Osio Sotto (Bg) per trasferirsi in Ungheria con il licenziamento di 183 lavoratori; la Novem Car sposterà il 90% della sua produzione dallo stabilimento di Bagnatica (Bg) in Slovenia. Anche il colosso della chimica Henkel ha deciso di trasferirsi dalla provincia di Como e così molte altre realtà, come la Galimberti-Euronics, la Tecnomagnete di Lainate, la Corneliani di Mantova, il gruppo bresciano Alco della grande distribuzione organizzata, la statunitense Huntsman nel varesotto, la Voss Fluid di Osnago, la farmaceutica israeliana Sicor Teva di Bulciago. Anche la catena di profumerie Douglas ha rinunciato a 19 negozi su 68. In sofferenza, inoltre, il settore bancario con Deutsche Bank che chiuderà un quinto delle filiali. Si tratta di migliaia di posti di lavoro persi nelle grandi aziende, senza contare l’impatto della pandemia anche sulle piccole e medie imprese. Una situazione che si aggraverà non appena cesserà il blocco dei licenziamenti nel 2021. Tutto ciò non può prescindere dal pensare alle eccellenze lombarde, comparti come la moda e il design con oltre 3200 imprese locali che fanno della regione una delle aree più industrializzate d’Europa, contribuendo a circa un quinto del Pil nazionale. Per scongiurare la desertificazione del tessuto produttivo è necessario favorire le imprese che operano a livello locale con incentivi e contributi, anche a fondo perduto, per tutelare i posti di lavoro”. Lo hanno detto Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, Claudio Morgillo, Segretario Regionale UGL Lombardia e Riccardo Uberti, Segretario UTL Milano.
È possibile seguire la diretta dell’evento a Milano, in streaming sulla pagina Facebook del sindacato UGL Confederazione, al seguente link: