(ASI) Terni. La centralità dell'Umbria è una caratteristica strategica non solo a livello geografico ma anche per le numerose possibilità che offre in termini di innovazione digitale e creazione di reti d'impresa. Lo sviluppo recente e le potenzialità di molte aziende locali avranno un impatto non solo a livello regionale ma su tutto il centro Italia. La sfida di oggi è investire per diventare vera e propria regione pilota e caso di studio per l'implementazione di processi digitali in organizzazioni pubbliche e private.
Edoardo Desiderio, Innovation Manager, consulente in marketing & comunicazione e Founder della Terni Digital Week, nell'annunciare la nuova edizione dell'evento di Settembre che si svolgerà regolarmente nonostante l'emergenza COVID-19, afferma: "Si deve parlare sempre di più di digitale e innovazione per comprendere come sviluppare determinati processi nella propria attività. Troppo spesso si parla di questi temi in modo superficiale e le PMI (che ricordo essere il 92% del tessuto imprenditoriale del Paese ad oggi sono totalmente disorientate. I piccoli imprenditori a volte non sanno nemmeno di che cosa parliamo quando si affrontano questi argomenti, sono spaventati dagli investimenti senza capirne le potenzialità. Questo succede perché sono pochi i momenti qualitativi e concreti per il confronto, l'analisi e la formazione digitale.
La pandemia da COVID-19 ha fatto emergere delle necessità e delle opportunità da cogliere subito per le aziende, ma è necessario creare il più possibile momenti informativi con professionisti di settore che sappiano indicare quali strumenti e processi digitali devono essere necessariamente implementati nella propria attività. Il mondo è sempre più veloce e per non perdere competitività a livello internazionale dobbiamo supportare il più possibile le piccole aziende che sono un punto di riferimento fondamentale per il territorio. E' necessario inoltre, riconoscere legalmente i professionisti che operano nel digitale, su questo c'è da dire che è stato fatto un primo piccolo passo in avanti con l'istituzione dell'albo degli Innovation Manager del Ministero dello Sviluppo Economico, ma non basta, sono tantissimi i professionisti e manager che operano nel digitale e ad oggi questa professione non solo è la più richiesta ma è la più necessaria all'interno di un'azienda, deve quindi essere legalmente riconosciuta al pari delle altre professioni regolamentate.
Infine, bisogna assolutamente dare spazio e attenzione ai ragazzi degli istituti superiori che utilizzano il digitale ma non lo conoscono a 360° e il più delle volte lo utilizzano senza comprendere rischi e potenziali minacce.
Anche sulla formazione giovanile c'è molto da fare, per creare consapevolezza ma anche per realizzare dei laboratori che incentivino l' autoimprenditorialità giovanile come avviene già da anni negli USA e in Cina.
L'Umbria per le sue caratteristiche geografiche ha un potenziale enorme (al momento inespresso) per sviluppare queste attività nel piccolo ed essere da traino concreto per l'area del centro Italia".