(ASI) - Il 15 Marzo 2018, in occasione del 37° Consiglio delle Nazioni per i diritti umani, l'avvocato Amicarelli, presidente di FOB, ha rappresentato alle Nazioni Unite la European Federation for Freedom of Belief nell'evento "Deterioramento della libertà religiosa nell'Europa dell'Est" organizzato dalla ONG CAP-LP, (Coordinamento delle Associazioni e Individui per la libertà di credo) riconosciuta dall'ONU e associata a FOB.
Il dott. Amicarelli ha presentato l'azione di FOB sottolineando che numerose violenze, persecuzioni e negazioni dei diritti, oltre a indagini, raid e attacchi della polizia a gruppi di minoranza, si verificano e vengono registrati ogni anno in tutta Europa, come riportato dalle ONG e dalle associazioni per i diritti umani, e riguardano sia gli individui che i gruppi religiosi nel loro insieme.
Spesso programmi televisivi di parte e giornalisti scorretti, in collaborazione con organizzazioni anti-sette e anti-spirituali come la FECRIS francese, prendono di mira gruppi specifici e questo fa sì che questi gruppi e i loro membri, che vengono anch’essi presi di mira, siano oggetto di trattamenti iniqui. Il dott. Amicarelli ha riportato anche il caso della SAS italiana, Squadra Anti Sette, un'unità della Polizia che combatte i gruppi considerati delle sette, e ha sottolineato che il Consiglio d'Europa e gli atti dell'ONU non consentono l’uso di parole che ledono la dignità o hanno un significato dispregiativo come sette e culti.
A causa della situazione attuale, alcuni anni fa un gruppo di studiosi, avvocati, attivisti e membri di gruppi di minoranza, che avevano lavorato insieme su progetti specifici, si resero conto che dovevano fare di più che incontrarsi
per tenere conferenze di tanto in tanto, e allo scopo di passare al livello successivo, hanno dato vita a FOB, una federazione di individui e gruppi che sostengono gli stessi principi e condividono le stesse opinioni riguardo alla libertà di credo.
Dopo tre anni di lavoro in collaborazione con le associazioni federate, FOB ha lanciato un Appello alle nazioni europee per la promozione e la realizzazione del diritto alla libertà di credo, pensiero, coscienza e religione in Europa utilizzando tutti gli strumenti legali esistenti, che sono molti e che se correttamente adoperati, con le politiche pertinenti debitamente applicate, garantiranno certamente la libertà di pensiero, coscienza, religione e credo per tutti.
Il dott. Amicarelli ha sottolineato che quegli Stati che discriminano e attuano politiche contro specifici gruppi di minoranze religiose in Europa, sono gli stessi Stati che hanno concordato con gli standard minimi sui diritti umani contenuti negli atti internazionali sui diritti umani e che FOB usa come mezzo per proteggere la libertà di credo di tutti gli individui, compresi i rifugiati e coloro che cercano protezione internazionale, e che vengono spesso deportati nei loro paesi di origine dove saranno probabilmente perseguitati in quanto gli Stati in cui fanno richiesta di status di rifugiato considerano i loro gruppi estremisti o come sette o semplicemente negano lo status con argomenti semplicistici.
FOB continuerà a denunciare le azioni di organizzazioni illiberali che vogliono distruggere la libertà di credo, in alcuni casi con il supporto delle autorità statali, come sta accadendo nell'Europa dell'Est, e allo stesso modo continueranno a lavorare, in modo positivo e propositivo, con le autorità dello Stato per la piena attuazione delle politiche e affinché gli obblighi internazionali siano debitamente rispettati.
FOB ha inizialmente presentato l'Appello alle nazioni europee per la promozione e la realizzazione del diritto alla libertà di credo, pensiero, coscienza e religione in Europa in occasione del Convegno Internazionale su "Diritto e libertà di credo in Europa, un cammino difficile" svoltosi a Firenze il 18-19 gennaio 2018 e che ha ricevuto il patrocinio dell'Assemblea Parlamentare dell'OSCE e del Segretario Generale del Consiglio d'Europa, e a cui è stata anche concessa la Medaglia del Presidente della Repubblica italiana – ora l'Appello sta venendo diffuso in tutta Europa. Nell'Appello FOB richiama tutti gli atti che proteggono i diritti umani e in particolare la libertà di pensiero, coscienza, religione e credo, come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, le Linee guida dell’EU sulla Libertà di Religione e di Credo, molti altri documenti adottati a livello dell'OSCE e molti altri ancora.
Dopo aver ricordato tali norme, FOB invita gli Stati a intraprendere azioni concrete per rimuovere gli ostacoli che impediscono la realizzazione della libertà di credo per tutti e ad adottare misure specifiche per favorire tale cambiamento, in particolare vietando l'imposizione di maggiori oneri alle religioni minoritarie nella diffusione della letteratura religiosa, consentendo l’assistenza spirituale nelle carceri e negli ospedali, garantendo la non interferenza di organizzazioni anti-religiose e anti-spirituali nella vita pacifica dei gruppi religiosi e spirituali e dei loro membri, facilitando lo studio delle diverse tradizioni religiose, comprese anche quelle moderne e contemporanee in modo neutrale utilizzando materiale prodotto da autori indipendenti e non dalle confessioni ufficiali o di maggioranza, favorendo l'adozione di accordi tra Stati e gruppi religiosi, laddove esiste un tale tipo di accordi, e consentendo ai gruppi minoritari di esistere legalmente e di poter svolgere legalmente le proprie iniziative e attività e molto altro ancora.
FOB continua a svolgere le proprie attività in collaborazione e contando sul sostegno dei gruppi federati e di singoli individui e grazie al costante dialogo produttivo con i rappresentanti delle autorità pubbliche a diversi livelli, a livello nazionale, a livello europeo e anche a livello internazionale.