(ASI) Nella giornata di lunedì 21 marzo, l’associazione AsiCuba Umbria ha organizzato un incontro con Camillo Guevara, figlio del celebre Ernesto Che Guevara.
Oggi Camillo Guevara è impegnato in un progetto di Studi Guevariani e promuove la sua opera in tutto il mondo. Rispondendo alle molte domande egli dichiara di non aver mai conosciuto bene suo padre, che ha perso all’età di appena cinque anni, ma che nonostante questo ne abbia potuto trarre numerosi insegnamenti morali, ricevuti dalle lettere che il padre inviava alla famiglia durante la sua permanenza lontano da casa.
Precisa di non condividere l’aura mitica che orbita intorno alla figura di suo padre, e che egli anzi si sta impegnando verso una diffusione dell’idea del “Che” quanto più possibile umana e concreta, descrivendolo come un personaggio lontano dalla mitologia, ma un uomo in carne ed ossa che appartiene più che mai alla storia.
Circa la politica e più precisamente sull’attuale situazione in Libia, egli afferma che nessuno di noi è un bambino che crede a ciò che gli viene detto, ma che è in grado di capire da solo, con la propria intelligenza, che l’interesse in Libia non è legato all’affermazione dei diritti umani calpestati dalla dittatura, ma piuttosto al controllo sul mercato dell’oro nero. Aggiunge inoltre che per lui è fondamentale il rispetto dell’ambiente, e che continuando ad ignorare le esigenze del pianeta, in favore del nostro egoismo, saremo destinati inevitabilmente all’estinzione.
Camillo Guevara ha infine salutato i partecipanti all’incontro con una cena svoltasi la sera immediatamente successiva, durante la quale egli ha condiviso con i commensali opinioni e timori relativi all’attuale situazione in cui verte lo scenario politico internazionale, esprimendo al riguardo una certa perplessità verso il ruolo di una sinistra europea, da tempo ormai, troppo moderata.