(ASI) Venerdì primo aprile al Presidio di Milano, in via Aspromonte 32, sarà presentato il libro "Strade di Belfast. Tra muri che parlano e sogni di libertà" (Eclettica Edizioni, pp. 180, euro 25,00).
Sono passati più di 17 anni dal Good Friday Agreement, gli accordi di pace firmati nell’aprile del 1998 dal governo britannico ed irlandese e 10 da quando l’Irish Republican Army (IRA) ha annunciato l’inizio della distruzione degli armamenti. Ma davvero l’Ira non esiste più? Nel libro appena uscito, l’autore perugino Fabio Polese, prova a raccontare senza filtri la situazione attuale di una Belfast ancora ribelle. «Perché, se è vero che la situazione si è tranquillizzata – scrive il giornalista – in questa terra martoriata da decenni di guerra, il passato è difficile da dimenticare e la voglia di libertà è ancora incisa nel cuore di ogni repubblicano irlandese». Il fotoreporter Polese racconta i giorni infuocati di luglio, quando le parate orangiste provocano la rabbia dei repubblicani ed è arricchito da straordinarie foto che parlano della vita quotidiana, degli scontri più accesi e degli immancabili murales identitari delle roccaforti dei nazionalisti irlandesi. Ma non solo. Nel libro, di estrema attualità, ci sono numerose testimonianze ed interviste ad ex militanti dell’IRA.
L’autore Fabio Polese è nato in provincia di Perugia nel 1984, è un giornalista e fotoreporter freelance. Oltre che dall’Irlanda del Nord, ha realizzato reportage in Libano, Kosovo, Belgio, Birmania, Thailandia, Cambogia, Vietnam e Filippine. I suoi lavori sono usciti nelle maggiori testate nazionali. E’ autore di due mostre fotografiche: Kawthoolei, scatti in zone di guerra nella Birmania Orientale e Popoli in lotta. Con Eclettica Edizioni ha già pubblicato il libro inchiesta Le voci del silenzio. Storie di italiani detenuti all’estero.
Redazione Agenzia Stampa Italia