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Omicidio stradale: Poste elettroniche a Camera e Senato. L'Onorevole Vincenzo D'anna aderisce alla richiesta di pene effettive.


OMICIDIO STRADALE: MAIL A CAMERA E SENATO.
L'ONOREVOLE VINCENZO D'ANNA ADERISCE ALLA RICHIESTA DI PENE EFFETTIVE.

Il movimento L'Italia Vera con decine di familiari di vittime, continuerà a inviare per tutta la giornata mail a Senatori e Deputati per parlare alla loro coscienza di uomini. Chi commette gravi reati stradali resta impunito. L'Italia Vera ritiene lo stato corresponsabile della strage quotidiana sulle nostre strade.



(ASI) Milano, 11 luglio 2012
– Niente Omicidio Stradale nel nuovo Codice della Strada? Sconti perfino sulle multe? Il neonato Movimento L'Italia Vera, insieme all'Associazione Valore Donna e l'Associazione Lorenzo Guarnieri ha promosso un'azione “virtuale” nella forma ma non nella sostanza. Oggi, come un tam tam inarrestabile, decine di e-mail di familiari di Vittime della strada tenteranno di parlare alla coscienza di Senatori e Deputati.

Tra le centinaia di indirizzi mail di Camera e Senato assoluto silenzio. Vuoi perché nei rispettivi siti molti sono pubblicati errati (appositamente?), vuoi perché nei palazzi si parla solo di economia, di denaro, mai di uomini, di persone, di tutela della Vita. Di fatto al momento è arrivata una sola risposta, che apprezziamo. L'Onorevole Vincenzo D'Anna (Pdl) aderisce alla nostra richiesta e si dice disponibile a promuovere azioni parlamentari.

“E’ certo che una percentuale di eventi che possiamo chiamare incidenti c’è – afferma Elisabetta Cipollone, mamma di Andrea De Nando ucciso a 15 anni davanti agli occhi del gemello mentre attraversava le strisce pedonali, e Direttrice del Dipartimento Vittime della Strada - ma non va dimenticato, neanche giuridicamente parlando, che l’incidente è per sua natura un evento dovuto al caso e non alla responsabilità personale che invece c'è, ed è dovuta a una scelta che pur se istantanea resta tale e come tale va giudicata e condannata sia socialmente sia giuridicamente. E’ contrario a ogni principio costituzionale e umano quanto scrive il magistrato nella maggior parte delle sentenze ovvero: La pena appare correttamente determinata e adeguata. Appare infatti, non è. Anche perché grazie all’istituto della condizionale, del rito abbreviato e del patteggiamento si ha solo l’effettività della condanna ma non della pena.”

In ogni mail lo stesso grido, ma fotografie diverse, il sorriso ingenuo di un ragazzo, una storia come tante, una vita spezzata, e la preghiera di ascolto per una tutela reale del Diritto alla Vita e a circolare per le nostre strade senza il rischio di essere uccisi.

“Finché non ci saranno sanzioni adeguate al reato, finché non ci saranno pene capaci di essere veri deterrenti, finché non ci sarà una prevenzione efficace - sostiene Barbara Benedettelli, Presidente de L'Italia Vera – noi riteniamo lo Stato corresponsabile di queste morti e della mancata tutela del Diritto alla Vita. Qui lo Stato premia chi infrange la legge offrendo sconti su sconti, e “soffoca i cittadini perbene”. Prosegue Valentina Pappacena Direttore Dipartimento Vittime della Violenza - “ In Francia la chiamano violenza stradale. E' violenza infatti la mancata osservazione di una regola nata per impedire che le persone possano morire. Cominciamo a dare a questi delitti il loro nome: Reati stradali e Omicidi stradali in ognuno dei casi in cui viene provocata la morte per cause dovute alla mancanza di osservazione di leggi e regolamenti”.

Ufficio Stampa L’Italia Vera

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