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C' è più gusto ad essere... civili Quando lo sperpero di fondi pubblici non è solo responsabilità delle amministrazioni

(ASI) Un vecchio spot di una nota bevanda recitava: "c'è più gusto ad essere italiani". Semplice ma molto chiaro, nitido, efficace. Una reclame con ragazzi giovani, sereni, pieni d'entusiasmo, simili a quelli che puoi incontrare in un post partita della Nazionale, dopo un gran bel risultato.


Nell'ultima settimana milioni sono stati i connazionali galvanizzati dalle travolgenti vittorie contro Inghilterra e Germania. In ogni piazza, in ogni via un Tricolore, quasi che quello spirito di appartenenza ad una identità e ad una comunità nazionali fosse stato riscoperto e vissuto con slancio e passione.
Il 2 a 1 contro i tedeschi ha fatto sperare fino alla fine in una rivincita del Mondiale 2010: tensione alta che, ai fischi conclusivi, esplode in manifestazione di giubilo. Chi non ha assistito a bagni in fontana caroselli di auto? E chi non ha assistito anche a scene di scellerato vandalismo?

Terni/Piazza Tacito ospita una fontana edificata nel 1932, per omaggiare la nascita della Provincia ternana; la guerra mondiale lascia i suoi segni ma già nel '61 un restauro la restituisce all' "antico" splendore, con l'aggiunta di magnifici mosaici del Cagli.
Nel 1995 l'opera è interessata da un secondo importante intervento, quest'ultimo vanificato in diciassette anni di incuria, vandalismo e negligenza nella manutenzione. I mosaici hanno perso colore e anche molte tessere, quest'ultime sostituite da profonde spaccature dove germogliano erbacce. Il colonnato e la vasca meriterebbero un'azione rigenerante esterna, mentre il pennone ha perso il cimino nel dicembre 2011. Non mancano poi i rifiuti, dalle bottiglie di plastica che galleggiano nell'acqua a quelle di vetro frantumate sul rivestimento interno. Ma al cattivo gusto e alla maleducazione non c'è limite e, con l'Italia in finale, nasce un nuovo modo per festeggiare in barba a decoro e civiltà: la corsa con il motorino nel perimetro interno tra due ali di folla acclamanti. E la polizia? Neanche l'ombra di un vigile.

Roba da farti invecchiare osservare negli occhi e nelle espressioni di ragazzi tuoi coetanei il piacere, la goduria nel fare baldoria devastando un'opera di per sé già martirizzata.
"A Terni nessun investimento e nessun futuro per i giovani" scrivono i giornali locali su ampie pagine dedicate al sociale. Se è vero che la mancanza di fondi influisca negativamente sul rilancio cittadino, va anche detto che incuria e teppismo gravano, oltreché sul decoro, sulle spese di manutenzione del centro urbano.
Proprio negli ultimi giorni di Giugno il Comune ha avallato un'importante opera di monitoraggio della storica fontana, primo passo di una serie di interventi di riqualificazione del cuore storico di Terni. Denaro, tanto denaro quasi gettato dalla finestra se i frutti di una esosa ristrutturazione sfumano nell'arco di nemmeno vent'anni, bruciati da chi dà libero sfogo a sentimenti animaleschi ai danni di pezzi di storia locale.

Marco Petrelli Agenzia Stampa Italia

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