(ASI) "L'uccisione per mano mafiosa del giudice Paolo Borsellino e di cinque donne e uomini dello Stato – Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina – così come quella di Giovanni Falcone e dei tanti servitori dello Stato caduti in quegli anni bui della nostra Italia, mantiene ancora vivo il valore dell'esempio, della dedizione e del senso più profondo dello Stato.
In un'azione senza sosta che ispira le istituzioni e chi le serve, non solo si afferma il dovuto senso di riconoscenza dell'Italia perbene, che ha diritto ad avere giustizia e verità, ma si rinnova l'impegno a combattere senza tregua la piaga delle mafie: una stella polare irrinunciabile che ha ispirato e continua a ispirare molte delle azioni adottate per potenziare la legislazione antimafia." Lo dichiara in una nota Emanuele Prisco, Sottosegretario al Ministero dell'Interno, in occasione dell'anniversario della strage di via D'Amelio


