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Inflazione. Federconsumatori: dati lontanissimi dalla realta’. Nessuna frenata, specialmente nel settore alimentare
(ASI)Dopo l’annuncio della fiducia dei consumatori in crescita, il nuovo dato paradossale diramato oggi dall’Istat è quello relativo al tasso di inflazione che, secondo l’Istituto di Statistica “è in lieve frenata all’1,1% dall’1,2% di luglio”, rallentamento registrato soprattutto nel settore alimentare.

Addirittura il tasso di inflazione sarebbe tornato al minimo da dicembre 2009.

Un andamento che non risulta affatto dai dati raccolti dal nostro Osservatorio, né dalle lamentele e segnalazioni che riceviamo continuamente da parte dei cittadini stufi degli aumenti di prezzi e tariffe, arrivati ormai a livelli insostenibili.

L’aumento complessivo relativo a prezzi e tariffe calcolato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori a fine 2013 raggiungerà, secondo le previsioni, quota +1.492 Euro.

Secondo quanto rilevato dall’Istat, invece, le ricadute a carico delle famiglie sarebbero di “appena” +603 Euro per una famiglia di 3 persone.

Al di là della polemica sui dati, che ci piacerebbe tornassero a livelli più coerenti con la reale situazione delle famiglie, le ricadute a carico di queste ultime si confermano estremamente gravi.

Per questo ribadiamo ancora una volta che, in un contesto simile, incrementare ulteriormente l’IVA sarebbe un’operazione demenziale ed irresponsabile: significherebbe trascinare le famiglie e l’intera economia verso condizioni di estremo disagio.

“Per questo chiediamo al Governo che decida con urgenza l’eliminazione di tale aumento, disponendo contestualmente manovre di rilancio della domanda di mercato, attraverso una detassazione a favore delle famiglie a reddito fisso e controlli stringenti sugli aumenti ingiustificati di prezzi e tariffe.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

 

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