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(ASI) L'accordo sul bilancio europeo 2014-2020 raggiunto oggi a Bruxelles è un grave arretramento politico dell'Unione europea. Il blocco di governi conservatori guidati da Cameron ha impedito di trovare un equilibrio per dare alla Commissione europea maggiori strumenti per affrontare i profondi problemi dell'Unione. Al contrario, si riducono le risorse rispetto al bilancio precedente e si tagliano i capitoli più rilevanti per ridurre gli squilibri strutturali tra Paesi membri e promuovere sviluppo sostenibile. L'Italia minimizza i danni sia sul versante dei fondi strutturali sia sul versante della politica agricola, ma il risultato complessivo rimane davvero preoccupante. Il Parlamento europeo deve evitare tale regressione politica che, sul piano economico, rende ancora più complicati i problemi dell'euro.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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