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Tutti i nemici di Berlusconi (e di Craxi) sono nostri amici: parola di Bersani.
(ASI) È sorprendente (ma non troppo) quanto uno statista, come Bettino Craxi, possa continuare a influenzare la vita politica di una nazione, a tanti anni di distanza dalla sua morte (19 gen. 2000). Forse la verità sta nel fatto che quello di Craxi ad Hammamet è stato un “seppellimento affrettato” e, come tale, richiederebbe (e prima o poi richiederà) una “riesumazione”. Se non altro per verificare le recondite e/o inconfessabili cause ideologiche, che ispirarono l'operazione “Mani Pulite” (pianificata negli USA) e la vera e propria guerra di “sterminio” dei comunisti contro il Partito Socialista, che sotto la guida di Bettino Craxi – è bene rammentarlo, se non altro, per dovere di cronaca – era ad un passo dall'affermarsi in Italia come prima forza politica, di sinistra social-democratica e riformista (come quella di Mitterand, in Francia), alternativa ad un vetero-comunismo intriso di bolscevismo, dogmatico e senza speranze di autoriformarsi.  Un  “riesame” del caso, dunque, necessario, ma impensabile in sede giudiziaria, viste le mai dissimulate inclinazioni ideologiche e la subalternità prima al PCI e poi al PDS-PD dei magistrati-giustizialisti italiani (ahimè la maggioranza). Al contrario, l'attuale candidatura  nelle liste del Partito Democratico del dott. Grasso (ex giudice, ex socialista ma “anti-craxiano”, come ha dovuto affrettarsi a precisare) e l'impegno politico del dott. Ingroia (altro magistrato, ma elencarli tutti sarebbe lungo e defatigante) dimostrano l'impraticabilità di un'inchiesta, che potrebbe fortemente compromettere gli interessi e offuscare la conclamata “cristallinità” del PD. L'iniziativa spetterebbe dunque alla politica, ma l'appello rischierebbe di cadere nel vuoto, perché raccoglierlo richiederebbe il coraggio morale e l'onestà intellettuale, di cui l'ambiente strutturalmente difetta. Quanto alla Chiesa, da molto tempo Craxi non è più l'”uomo della provvidenza” (o meglio delle “provvigioni”)! Resta così in campo il solo Berlusconi, che per la sua ostinazione a riaffermare la propria lealtà e amicizia verso il presidente Craxi, continua a trasferire e concentrare su di sé tutto l'odio ideologico-messianico della “casta sacerdotale” ex comunista – quasi una parodia della storica Santa Inquisizione. Anche se altrettanto implacabile e micidiale. Riuscirà il Cavaliere ad evitare il rogo, che giudici, ex comunisti, montisti, casinisti e montecarlisti come un sol uomo gli stanno attizzando sotti i piedi?

Claudio Attardi – Agenzia Stampa Italia

 

Si consiglia la visione di un video straordinariamente attuale, oltre che profetico:

 

BETTINO CRAXI: "L'EUROPA SARA' UN INFERNO”.

 

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