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Partito Democratico.  Fedeli: "  Il sostegno alla produzione italiana sarà al centro del mio impegno"

(ASI) “Sono onorata e orgogliosa di essere stata indicata dal PD per guidare in Toscana la lista al Senato. É una sfida che mi appassiona a cui dedicherò tutte le mie energie, come sempre nella mia vita”. Lo dichiara Valeria Fedeli, già dirigente della Cgil e cofondatrice di Se non ora quando?. “Il made in Italy è il terreno su cui dal 2000 si è svolta la mia azione sindacale, con un costante dialogo tra lavoro e impresa, con istituzioni nazionali ed europee, che ha permesso all'industria della moda di saper affrontare i cambiamenti indotti dai mercati aperti e dalla globalizzazione, per continuare ad essere vincente nel mondo. Le filiere dell'industria made in Italy – prosegue Fedeli - sono ad alto tasso di qualità, innovazione, internazionalizzazione, dove le competenze più giovani e femminili e dell'imprenditoria che sceglie la legalità, sono componente determinante dei successi raggiunti e da raggiungere. Donne e giovani - conclude Fedeli - sono l’altra priorità del mio impegno sindacale e politico, che porterò con me anche al Senato. É anche per questo che la presenza di una donna come capolista PD alla Camera per la Toscana, mi entusiasma

Redazione Agenzia Stampa Italia


Curriculum

Chi è Valeria Fedeli

Nata a Treviglio (Bg) il 29.07.1949, laureata in Scienze Sociali.

Comincia l’attività sindacale a 25 anni nel Consiglio dei delegati del Comune di Milano, in rappresentanza delle insegnanti di scuola materna.

Quattro anni dopo inizia l’impegno in Cgil, prima a Milano poi con incarichi nazionali, fino a diventare segreteria generale della Filtea (tessile, abbigliamento, cuoio e calzature) , incarico ricoperto dal 2000 al 2010, quando diventa vice segretaria generale della nuova categoria che unisce i lavoratori chimici, tessili ed energia.

Dal 2001 è anche Presidente del sindacato tessile europeo (FSE:THC) e dal 2012 vice presidente del sindacato europeo dell’industria (che raggruppa le sigle che in tutta Europa rappresentano metalmeccanici, chimici e tessili).

Ha contribuito, con Bersani Ministro dello Sviluppo economico, alla definizione delle Linee guida di politica industriale per la competitività e l’internazionalizzazione del Sistema produttivo della moda italiana.

E' stata componente del Tavolo per lo sviluppo del Made in Italy dello stesso Ministero, difendendo l’idea che qualità e diritti sono le componenti su cui puntare per vincere la sfida globale.

Ha inoltre fatto parte della delegazione Italiana per il negoziato sulle nuove regole del commercio internazionale, il Doha Round.

In sede europea, ha operato per le politiche commerciali di reciprocità, di equità e di apertura nel dialogo tra Unione Europea e Cina ed ha contribuito alle politiche per il contrasto alla contraffazione delle merci.

Il ruolo di Presidente del sindacato tessile europeo le ha permesso di confrontarsi da protagonista con tutti i soggetti globali e di divenire voce autorevole del dibattito internazionale (un ritratto sul Wall street journal, una conferenza all’Onu, interventi in tutte le sedi e le occasioni di confronto istituzionale).

In tutti i ruoli sindacali ricoperti in Italia ed in Europa ha sempre avuto come riferimento le battaglie per i diritti, le libertà e l'autonomia delle donne e per il superamento delle disuguaglianze di genere. É stata esperta del Ministero del Lavoro per le politiche di Pari opportunità nel lavoro tra donne e uomini.

E' tra le fondatrici di Se non ora quando?, partecipando all’organizzazione della manifestazione del 13 febbraio 2011, che ha dato l’avvio alla stagione di cambiamento e di risorgimento civico del Paese.

Nel 2010 ha pubblicato “Il futuro è di tutti, ma è uno solo” (edizioni Ediesse) un racconto della sua esperienza come Presidente europeo dell'industria della moda e Segretaria generale della categoria italiana della Cgil, del suo impegno, delle sue idee, ma anche un manifesto sulle cose da fare per ridare prospettiva e competitività all’Italia manifatturiera.

Il 15 novembre 2012, dopo trentaquattro anni, lascia la CGIL e viene eletta Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Federconsumatori.

É iscritta e militante del PD dalla fondazione, considerando il PD naturale luogo di espressione di quelle culture e azioni che ha sostenuto durante tutta la sua esperienza sindacale e politica.

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