Elezioni Romania 2025: primo turno a Simion (AUR) con il 40%

(ASI) - Dopo l’annullamento della Corte Costituzionale della Romania delle elezione presidenziali del 24 novembre 2024 per presunte ingerenze russe in fase di campagna elettorale, che avevano visto il candidato Călin Georgescu vincitore nel primo turno, la Romania sceglie nuovamente un altro candidato nazionalista per le presidenziali “bis”.

Nel primo turno del 4 maggio 2025 infatti, George Simion il giovane candidato di estrema destra e leader dell'Alleanza per l'Unione dei Romeni (AUR), ha ottenuto il 40% dei voti, seguito da Nicușor Dan con circa il 21% e l’attuale presidente ad interim Crin Antonescu con poco più del 20%. L’affluenza è stata del 53%, con aumento notevole della partecipazione al voto da parte dei Romeni all'estero. 

Occorrerà attendere il ballottaggio del 18 maggio contro il centrista e moderato Nicușor Dan per sapere il nome del prossimo presidente romeno, ma le indicazioni sulla svolta nazionalista della Romania sembrano esserci tutte. A seguito dell’epidemia Covid-19, Il fronte populista-nazionalista ha goduto di una forte e costante crescita nel Paese, mentre i partiti storici hanno subito un’erosione del consenso. Simion ha raccolto consensi grazie a una campagna elettorale ultranazionalista molto simile a quella di Donald Trump, con l’obiettivo di "restituire la Romania ai romeni", principalmente a favore delle famiglie, del sovranismo e dell’identità nazionale, oltre che anti UE e anti NATO, ha ottenuto i favori delle fasce popolari e della diaspora romena. Il Presidente della Romania ha un ruolo centrale sia in politica estera che interna, in quanto dispone di ampi poteri anche se non di tipo esecutivo. Per questi motivi l’interesse del nome del prossimo presidente romeno sta via via crescendo nelle sfere politiche internazionali: in particolare Simion potrebbe rappresentare un potenziale alleato per tutti i leader nazional-conservatori, sovranisti e anti-establishment, sia a livello europeo ma anche a livello internazionale, anche se la sua visione antieuropea e anti-NATO lo pone piuttosto al di fuori degli attuali equilibri continentali e internazionali. 

In ottica internazionale Simion, è un profondo sostenitore del movimento MAGA (Make America Great Again) di Trump, di conseguenza potrebbe essere un alleato tattico importante per il presidente americano in campo est europeo. Anche in Italia le idee di Simion trovano similitudini importanti, con le ideologie dei partiti di Fratelli d’Italia e Lega che in particolare, focalizzano la loro attenzione sulla forte diaspora romena presente nel nostro Paese.

Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia

Fonte foto AI SORA

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