Nato: completato ammodernamento base di Campia Turzii in Romania

(ASI) Nonostante la guerra tra Russia e Ucraina non si placa l’atteggiamento provocatorio di Washington e della Nato nei confronti di Mosca. Funzionari del Pentagono hanno infatti riferito che il progetto di ammodernamento presso la Base Aerea 71, conosciuta anche come Campia Turzii sono terminati. I lavori hanno avuto un costo di 34 milioni di dollari e sono destinati a fare del base centroeuropeo un punto di riferimento per l’aereonautica a stelle e strisce nella regione.

L’ammodernamento del sito militare ha portato alla realizzazione di una nuova struttura operativa, un hangar per aerei e un piazzale di parcheggio come riferisce una nota diffusa dai responsabili militari statunitensi.

La struttura operativa sarà utilizzata come “centro nevralgico” per la pianificazione e la direzione delle missioni che partiranno dalla base, e potrà ospitare un numero più elevato di aerei da combattimento.

La Romania rappresenta un punto focale per il Pentagono nel tentativo di intensificare le operazioni nella regione del Mar Nero.Le iniziative a Campia Turzii fanno parte di un più ampio programma di costruzione della base che prevedono altri nove progetti e supera complessivamente i 100 milioni di dollari.

Investimenti per altri 220 milioni di dollari sono in corso di realizzazione in altre strutture in tutta la Romania, compreso un campo di addestramento a Cincu e alla base aerea Mihail Kogalniceanu, che funge da base aerea degli Stati Uniti. il principale hub militare in Romania.

I progetti rumeni “contribuiscono alla prontezza e alla reattività degli Stati Uniti e delle sue forze in Europa e rafforzano la difesa collettiva e la sicurezza degli alleati della NATO”, ha riferito Roger Vogler, capo dell’ingegneria e delle costruzioni per il distretto europeo del Corpo.

Oltre agli aerei da combattimento, l’aeronautica militare Usa fa volare regolarmente anche droni MQ-9 Reaper da Campia Turzii, offrendo agli alleati una capacità di sorveglianza aggiuntiva non lontano dal confine della Romania con l’Ucraina.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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