(ASI) "Tante donne ieri a Kabul hanno deciso di manifestare e scendere nelle strade per dire NO al burqua. Queste donne stanno ribadendo al mondo intero il loro voler esser libere di poter scegliere, di non dover vivere come prigioniere in un angolo della casa”.
Così sostiene Laura Scalfi, direttrice dell’Istituto G. Veronesi e del Liceo Steam International, in merito alle proteste di questi giorni nelle piazze di Kabul. “Il decreto del dittatore e capo dei talebani Akhundzada lede il diritto alla libertà di scelta di un individuo e noi come Paese libero abbiamo il dovere di prendere posizione e sostenere la lotta di queste donne. É un salto indietro di 20 anni questo a cui stiamo assistendo - incalza Scalfi, e conclude - questa ribellione riguarda tutte noi , ma diversamente da venti anni fa, oggi anche molti uomini afghani appoggiano le proteste. Non buttiamo indietro anni di lotte rimanendo indifferenti”.
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