(ASI) La reazione della Russia  nei confronti delle nazioni che hanno adottaro sanzioni a Mosca,  principalmente quelle messe in atto dell'Unione Europea Europa e dell'Anglosfera (USA, Regno Unito, Australia e Canada) non si è fatta aspettare.                                                                                            Un clima di contrapposizione duro non può che alimentare unicamente conseguenze negative per il mondo intero. Così come lo scontro sarà foriero di un periodo di crisi economica, di emergenze e di conflitti. Infatti, il viceministro degli Esteri russo Yevgeny Ivanov, intervenendo  in una riunione della Commissione del Consiglio della Federazione per la protezione della sovranità statale, sulla questione è stato molto chiaro: "In ogni caso, il ripristino delle relazioni diplomatiche con l'Occidente al livello precedente, per usare un eufemismo, sarà lungo e difficile."

 

Ci si interroga a chi giova questo crescendo di tensioni? Solo ai vari apparati dell'industria militare. Il mondo, invece, ha necessità di evitare le guerre e di pace duratura. 

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