Iran: identificate persone coinvolte nell’ omicidio Soleimani

kahameneirhouani (ASI) L'Iran ha "identificato" 48 persone accusate di essere state coinvolte nell'assassinio del comandante, della Repubblica Islamica, Qasem Soleimani. Il militare di alto rango è stato ucciso, il 3 gennaio a Baghdad, in un raid condotto da un drone americano. Lo ha annunciato Ali Bagheri, capo dell'Alto Consiglio della magistratura di Teheran per i diritti umani.

 "Sono state prese le misure necessarie per perseguirli", ha spiegato l’autorevole magistrato, comunicando l’ importante novità in merito alle indagini. Il leader della milizia libanese Hezbollah, alleata dei Pasdaran, ha riferito intanto, nelle ultime ore, che “l’assassinio criminale” è stato compiuto anche dall’ Arabia Saudita e da Israele, specificando che “il loro ruolo è stato quello di provocare Washington a commetterlo”. Sale così la tensione, con l’avvicinarsi della data del primo anniversario dell’ accaduto, in tutto il Medioriente. La Repubblica Islamica ha minacciato più volte, la scorsa settimana, di attuare una rappresaglia per punire i paesi coinvolti nell’ omicidio e in quello, avvenuto a dicembre e attribuito solo ai servizi segreti di Benjamin Netanyahu, del responsabile del programma atomico Mosen Fakrizadeh. Gerusalemme e la Casa Bianca hanno inviato, nell’ area di crisi, navi da guerra e sottomarini, armati di missili da crociera, da usare in risposta ad una ipotetica offensiva. Alcuni cacciabombardieri B52 hanno sorvolato, attorno a metà del mese che si sta per concludere, i confini col territorio dei Pasdaran. Il pentagono ha voluto lanciare così un messaggio di dissuasione volto a scoraggiare la controparte ad avviare azioni belliche che potrebbero andare ben oltre i confini regionali. Il numero uno dello Stato ebraico ha sentito al telefono ieri l’omologo del Cremlino, Vladimir Putin, per una valutazione complessiva della situazione. Molti analisti hanno interpretato la conversazione come una possibile richiesta di autorizzazione per colpire la nazione dell’ ayatollah Ali Khamenei e di Hassan Rouhani.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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