(ASI) Sembra non esserci pace in Siria. Un nuovo attentato, che non è stato al momento rivendicato, è avvenuto oggi con un’ autobomba, nel nord del paese vicino alla moschea al Uthman e non lontano dal terminale dei bus, causando la morte di 15 persone.

Altre 40 sono rimaste gravemente ferite, a causa di lesioni profonde, per la potente deflagrazione. Lo ha comunicato, nelle ultime ore, l'Osservatorio nazionale per i diritti umani presente nella nazione guidata dal governo di Damasco . Il tragico evento è accaduto nei pressi dell’area di Aleppo e in particolare ad al Bab, centro urbano situato a pochi chilometri dalla frontiera turca, in una zona controllata da milizie cooptate da Ankara. Il presidente, Bashar al – Assad, è tornato intano ad accusare Tayyp Erdogan di interferenze, in quanto fomenta la violenza e attività illecite. “Tutti sanno – ha spiegato il rais in n’intervista a Sputnik - che l'ISIS vendeva il petrolio siriano attraverso la Turchia sotto copertura delle forze armate americane e che il Sultano partecipava “al commercio del greggio. Questi sono i suoi scopi ed è pericoloso”.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere