Argentina: Fernandez continua ad attuare il suo programma economico

Argentina(ASI) Il presidente argentino Alberto Fernandez continua ad applicare i punti del suo programma economico per portare l’Argentina fuori dalla crisi economica.
La crescita finanziaria delineata nel programma sarà sostenuta da maggiori oneri fiscali per le persone con una migliore posizione economica e il trasferimento di capitali ai più poveri, ha ribadito il capo dello Stato.


Fernández è alla guida del paese indiolatino da un mese ma gli effetti del programma economico che implementerà nella sua amministrazione stanno già iniziando a dare i primi frutti anche se l’obiettivo principale rimane quello di “rimettere i soldi nelle tasche delle persone” ed “accendere l’economia”.
La precedente amministrazione di Mauricio Macri ha lasciato in eredità al paese un forte debito estero ed una recessione preoccupante, oltre alla disoccupazione ed all’impoverimento generale delle capacità produttive del paese.
Il presidente Fernandez si è detto convito che l’applicazione di una serie di misure tra cui nuove trattenute per le principali esportazioni, riduzione delle tariffe dei servizi pubblici e dei carburanti, al riduzione del debito pubblico e l’aumento degli stipendi possano favorire la ripresa del paese.
Per permettere l’espansione finanziaria l’inquilino della Casa Rosada propone anche imposte più alte per i redditi più ricchi ed il trasferimento di capitali in favore dei più poveri, facendo così ricadere i costi della crisi su coloro che maggiormente si sono avvantaggiati durante il macrismo.
Le prospettive per l'economia argentina nei prossimi quattro anni, secondo la politica del governo, sono presentate con controlli sui cambi con tasse per l'acquisto di valuta estera per il risparmio e il turismo; aumento del reddito disponibile dei settori più deboli della popolazione mediante decreto; Programma Care Price per garantire valori di riferimento nei prodotti del paniere base; tassi stabili per sei mesi; e la riduzione di oltre 10 punti dei tassi di interesse della Banca centrale.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

 

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