(ASI) La comunità internazionale è preoccupata per i nuovi test missilistici realizzati, lo scorso 18 agosto, dagli Stati Uniti.

L’iniziativa è giunta poco tempo dopo la cessazione del trattato INF, stipulato nel 1987 tra il Cremlino e la Casa Bianca, che ha garantito la stabilità strategica in Europa per molti anni. La Russia ha convocato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la riunione si è svolta, nelle ultime ore, al palazzo di vetro di New York con moltissime tensioni. Gli ambasciatori di Washington e di Mosca si sono accusati reciprocamente sul fatto di voler rilanciare la corsa agli armamenti. Il rappresentante di Vladimir Putin ha specificato che la sua nazione è disponibile al dialogo, su questa delicata tematica, ma quello di Donald Trump ha rivendicato il diritto del Pentagono a sviluppare nuovi sistemi d’arma convenzionali. Il diplomatico del tycoon ha accusato quelli dello Zar e del leader cinese, Xi Jimping, di “continuare ad accumulare” tali mezzi bellici. Tutto ciò è avvenuto a poca distanza dall’incidente atomico, dai contorni ancora poco chiari, accaduto in Russia lo scorso 8 agosto. Il tragico evento è stato causato dal lancio fallito di prova di un vettore, contenente sostanze radioattive sprigionate nell’aria a causa della deflagrazione. L’episodio sta generando preoccupazione in tutto il mondo a causa delle scarse informazioni provenienti dalle autorità locali e nazionali.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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