(ASI) Con 41 voti contrari e 28 a favore il Senato di Brasili ha respinto il decreto del presidente Jair Bolsonaro contro la flessibilità nel trasporto delle armi.
Con questo voto la Camera alta rappresenta un primo tentativo di abrogare il controverso decreto varato dal Capo dello Stato che con una decisione autonoma aveva ampliato il numero delle categorie autorizzate a portare e detenere armi in pubblico.


Per diventare definitiva la bocciatura del testo dovrà ora essere convalidata dalla Camera dei Rappresentanti che però potrebbe ribaltare il voto e ratificare il decreto grazie al sostegno dei rappresentanti delle lobby delle armi e del settore agricolo che sono risultati determinanti nella vittoria di Bolsonaro dello scorso ottobre.
Il decreto, firmato a marzo, estende il diritto di portare armi ad avvocati, camionisti, vigili urbani, guardie di sicurezza dei settori pubblico e privato, a chiunque viva nelle zone rurali e persino ai giornalisti. Il decreto stabilisce anche che ogni anno una persona possa acquistare fino a 50mila munizioni contro le 50 previste in precedenza.
Le opposizioni hanno da subito contestato il testo ricordando che il paese ha il tasso di omicidi più alto al mondo, nel 2017 sono stati 65.600 e soprattutto si scontra con la politica di riduzione delle armi attraverso la raccolta di armi illegali avviata nel paese nel 2003 tramite uno statuto di disarmo.

Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia

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