(ASI) "In politica estera questo è un governo con troppi padroni e nessuna linea. Sul Venezuela abbiamo fatto una figuraccia mondiale, stando a favore del dittatore comunista Maduro e negando solidarietà a decine di migliaia di venezuelani di origine italiana perseguitati dal regime.

In Libia abbiamo sbagliato interlocutore consegnando alla Francia un ruolo decisivo nella gestione della crisi e mettendo a repentaglio i pozzi gestiti da Eni. In Medio Oriente confusione totale. D’altra parte se, come i 5 Stelle, non si ha un’identità ben definita non si possono che fare danni.

Lo dice in una intervista ad Affari Italiani il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

"Più vicina a Putin o Trump? Non faccio la tifosa di altri leader stranieri - spiega il presidente di FdI - Ho sostenuto Putin nella sua azione militare in Siria che è stata decisiva per distruggere l’Isis ma non ho esitato a schierarmi dalla parte del popolo venezuelano mentre i russi sostengono Maduro. Allo stesso modo mi piace Trump con la sua idea di patriottismo anche economico e per la sua politica di shock fiscale che vorremmo importare anche da noi ma abbiamo dubbi sulle sanzioni all’Iran e alla Russia, che danneggiano le nostre imprese. Entrambi mettono al centro delle loro politiche l’identità e l’orgoglio nazionale e per questo sono odiati dai sacerdoti del politicamente corretto. Via della Seta? Il governo italiano è stato troppo ingenuo e subalterno ai cinesi: chi controlla le reti oggi controlla tutto e non possiamo correre il rischio di lasciarle in mano a uno Stato in cui capitalismo aggressivo e comunismo si sono fusi in un mix micidiale. Siamo l’Italia, dobbiamo ambire ad essere rispettati da tutti e sudditi di nessuno",  continua Meloni.

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