(ASI) L’organizzazione israeliana B’Tselem ha accusato soldati israeliani di avere sequestrato, ammanettato e gettato bendato nel retro di una Jeep un bambino disabile di 11 anni con l’accusa di avere lanciato pietre.

Solamente l’intervento del padre del bambino, che non può parlare, ha convinto i soldati a liberare il fanciullo. Il fatto ha ulteriormente aggravato la tensione tra sionisti e Palestinesi nei territori anche in seguito alla morte di un’altra bambina di 5 anni investita ed uccisa da un colono sionista.

Alessandro Mezzano - Agenzia Stampa Italia

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